LA VELA COME STRUMENTO DI INTEGRAZIONE: I “RAGAZZI” DELLA ‘CAPODARCO’ A CAGLIARI PER ‘MARELIBERA’

26/05/2018

Tre ragazzi della comunità d’accoglienza  ‘Capodarco’  in Umbria,  Luca, Graziano, Luciana,  accompagnati da due operatori, lo psicologo  Daniele Minelli  e  l’operatore socio-sanitario Luigi Lelli, stanno navigando in questi giorni in una traversata a vela  con il progetto ‘Marelibera’, per dimostrare di poter tenere in mano non solo il timone di un’imbarcazione ma anche quello della propra vita.  « Luca, Graziano, Luciana sono solo una rappresentanza dei tanti ‘ragazzi’ della Comunità  – spiega  don Angelo Fanucci – che in anni recenti, sotto l’egida della Cooperativa Sociale  ‘La Saonda’,  nata a Gubbio nel 1974,  hanno praticato la navigazione a vela, sul Lago Trasimeno, all’Isola d’Elba, al Gargano. Proprio oggi, sabato 26 maggio, veleggeranno  lungo la bellissima spiaggia del Poetto.  ‘Marelibera’  è  un’iniziativa a beneficio di soggetti che vivono costantemente a rischio di emarginazione, un’iniziativa  fondata sul presupposto che per essi il mare, la navigazione a vela, la vita di bordo costituiscono un notevolissimo  strumento d’integrazione.  E’ promossa per la nona volta dall’associazione ‘New Sardinia’, una delle tante associazioni di volontariato che in anni recenti hanno promosso la navigazione a vela per i disabili proprio in base a questa convinzione.  A disposizione degli ospiti a Cagliari ci sono  laboratori, incontri,  concerti. Sono circa 500 i partecipanti,  provenienti da Toscana, Liguria, Lazio, Emilia Romagna,  Puglia e Umbria.

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021