Da mercoledì 27 settembre al 1 maggio 2018, è allestita presso la sala dell’Arengo del Palazzo dei Consoli, la mostra “Antichi Strumenti di Tortura e Pena di Morte”, a cura di ‘Gubbio Cultura Multiservizi’ in collaborazione con il Museo della Tortura di San Gimignano, che da più di 30 anni si dedica alla gestione e organizzazione di esposizioni itineranti con eventi presenti a livello mondiale. La mostra annovera strumenti unici al mondo e ha riscosso e continua a riscuotere da parte del pubblico grandi consensi per la sua forte e chiara valenza storica. Oltre 50 gli strumenti disegnati per torturare ed uccidere, di cui alcuni quali la Vergine di Norimberga, la Ghigliottina, il Banco di Stiramento, la Sedia Inquisitoria molto conosciuti. L’allestimento annovera pezzi di eccezionale rarità risalenti al XVI, XVII e XVIII secolo e ricostruzioni filologiche dell’ Otto e Novecento di originali antichi e introvabili. Attraverso un viaggio tra gli strumenti di esecuzione capitale, tortura e pubblico ludibrio, questa esposizione racconta una storia di orrori che la nostra coscienza ha rimosso. La finalità dell’esposizione è proprio l’esercizio della memoria, allo scopo di documentare le aberrazioni dell’intolleranza e del fanatismo di cui l’uomo è capace quando vuole provocare intenzionalmente sofferenza e morte ad altri esseri umani, nella consapevolezza che il tema della tortura resta di grande attualità e deve suscitare nel pubblico una netta presa di posizione contro di essa. La mostra si inserisce in un progetto più ampio che proporrà nei prossimi mesi attività collaterali, finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tortura e della tutela dei diritti umani.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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