FABIO MASOTTI A GUBBIO. LA MOSTRA PELLEGRINAGGI A PALAZZO DEL BARGELLO PER TUTTO IL MESE DI APRILE

02/04/2019

Sarà inaugurata sabato 6 aprile alle ore 11.30 e sarà fruibile al pubblico fino al 28 aprile 2019  la mostra “Pellegrinaggi” sostenuta dall’Associazione Culturale La Medusa e patrocinata dal Comune di Gubbio.  “Pellegrinaggi”, è il titolo della mostra dell’artista romano Fabio Masotti, che sarà ospitata a partire dal 6 aprile 2019, presso la Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo del Bargello a Gubbio, palazzo storico di grandissimo pregio architettonico, sede ai piani superiori del Museo della Balestra e della Società Balestrieri di Gubbio. In questa storica cornice gotica, si inserisce la personale di Masotti accompagnata dalla partecipazione della scrittrice e critica d’arte Marta Lock già ospite a Gubbio nel 2017 in occasione della presentazione del suo ultimo romanzo Dimenticando Santorini. In questo contesto la Lock cura un testo critico introduttivo alla mostra, per coglierne il senso profondo ed indicare un percorso logico ed emotivo di lettura allo spettatore. Fabio Masotti nasce il 13 giugno del 1957 a Roma dove, ancora oggi, vive e lavora, riconoscendo a questa città gran parte del merito della sua educazione alla bellezza. Dopo il diploma all’istituto tecnico per geometri, mentre coltiva con passione la sua formazione artistica, i suoi studi si indirizzano verso il mondo del design. Frequenta quindi l’Istituto Europeo di Design (IED) e si laurea nel 1979 in architettura d’interni. Una grande passione per i movimenti artistici del Novecento guida la sua formazione contribuendo alla nascita di un nuovo e personalissimo linguaggio espressivo che si manifesta anche nel lavoro di architetto con la realizzazione di numerosi progetti sia residenziali che pubblici oltre la creazione di molti elementi di design fortemente contaminati dalla sua natura di artista. La sua ricerca artistica viene inizialmente ispirata dal Surrealismo al quale si avvicina con una pittura figurativa dai tratti molto personali. Verso la fine degli anni Ottanta il suo lavoro si evolve nella ricerca di un linguaggio in cui la materia e la forma stessa dell’opera iniziano ad assumere nuova forza e valenza estetica, con un conseguente e graduale abbandono del figurativo. Inizia l’attività espositiva nella seconda metà degli anni Settanta, numerose sono le mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero, ma è la mostra personale del 1994, alla Galleria Romberg di Latina, che segna il nuovo percorso artistico fortemente caratterizzato da una personale ricerca sulla centralità dell’uomo, e della sua natura spirituale, che trova espressione nella forma arcaica del “cuore”, icona pop dalla straordinaria potenza mediatica. La forma del cuore, o almeno quella che noi tutti riconosciamo come il suo simbolo, è il primo contatto che si ha con l’opera dell’artista ed è anche l’unica concessione alla figurazione. Ma il racconto è oltre, l’immagine/icona dell’opera è solo il suo contenitore mediatico, un limite che chiede di essere superato. Per info 0759220904 – info@museogubbio.it – www.fabiomasotti.it

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021