Nella conferenza stampa di questa mattina della ‘Famiglia dei Santantoniari’, si è parlato, fra l’altro, anche della volontà manifestata a favore del canile comprensoriale di Ferratelle, formalizzata nei giorni scorsi con una lettera inviata al sindaco Filippo Mario Stirati, con la proposta di azioni concrete da attuare in sinergia con le autorità preposte alle gestione e alla tutela della struttura. Il sindaco Stirati ha fortemente apprezzato la proposta, che « rappresenta il modo migliore per dare risposte concrete e ‘trasparenti’ ad una situazione dai contorni esasperati, che rischia di far perdere di vista l’obiettivo principale della tutela e della cura degli animali, alla quale come amministrazione teniamo moltissimo ». « Consapevoli che c’è in atto, in questo periodo, una mobilitazione di attenzione verso la struttura e la vita degli animali ospitati – si legge nella lettera a firma del presidente Alfredo Minelli – riteniamo doveroso poter dare il nostro contributo al fine di affrontare in maniera positiva alcune problematiche emerse. Sant’Antonio è il patrono degli animali domestici e il 17 gennaio è tradizionalmente il giorno in cui si tiene la loro benedizione; inoltre San Francesco d’Assisi è considerato protettore di tutti gli animali, e Gubbio è fortemente legata a tale messaggio tramite l’episodio nei ‘Fioretti’ dell’ammansimento del ‘Lupo’. Infine, tra gli scopi statutari della Famiglia c’è la collaborazione con altre realtà associative, per incoraggiare lo spirito di solidarietà e incrementare la crescita responsabile dei giovani. Proponiamo, perciò, di ‘adottare’ simbolicamente ma fattivamente il canile, facendoci promotori di una campagna di sensibilizzazione e organizzando, in particolare, una ‘LOTTERIA’ per la raccolta di fondi da destinare a migliorare le condizioni strutturali e di funzionalità di questi ‘amici a quattro zampe’, impagabili compagni di vita di tante famiglie, incoraggiando – nel contempo – le adozioni e una maggiore responsabilità nel combattere gli abbandoni. Riteniamo quindi che ogni intervento possibile debba muoversi in più direzioni, con tre parole chiave: – contrastare l’abbandono; – promuove le adozioni; -migliorare le condizioni di vita nel periodo di permanenza ‘temporaneo’ in canile ».
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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