L’AMMINISTRAZIONE FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DELLA DISCARICA DI COLOGNOLA TRA PROBLEMI ECONOMICI E PROSPETTIVE NELLA GESTIONE RIFIUTI

25/01/2018

Sono state illustrate questa mattina in conferenza stampa le problematiche riguardanti la discarica di Colognola,  la cui chiusura è prevista nei prossimi mesi,  con  conseguenti interventi di bonifica “post mortem”. Erano presenti il  sindaco e l’assessore competente all’ambiente,  che hanno precisato come il problema sia stato ereditato dal passato, con alcune scelte  non idonee e soprattutto con  il mancato accantonamento dei fondi per la bonifica:  circa 2 milioni e 400 mila nella prima fase e  ulteriori  2 milioni  circa negli anni successivi.   «Abbiamo cominciato ad accantonare  le somme necessarie  – hanno dichiarato gli amministratori –  che al momento sono  250 mila euro, e su questa  strada dovremo procedere.  L’errore principale è stato comunque quello di non aver accantonato negli anni precedenti alla nostra amministrazione  le somme previste per la bonifica, soprattutto nel 2008 con introiti di 1 milione  e 800 mila euro e nel 2011 con  1 milione e 700 mila entrate,  dovuta al conferimento di rifiuti speciali.  Va considerato  che attualmente la discarica non produce più ricchezza  e le entrate utili  stanno scendendo  da 1 milione e 100 mila nel 2017 a un dimezzamento previsto,  per quest’anno,  intorno a 600 mila euro.  Intendiamo  affrontare  le diverse problematiche  con correttezza, trasparenza e con l’apporto degli uffici  tecnici,  in un confronto aperto con i cittadini,  per far sì che le criticità  di ‘disagio ambientale’ che si sono  manifestate,  in termini di  eccessivo  transito  dei mezzi di trasporto e  dei cattivi odori,  intensificati in questo ultimo periodo,  possano essere superate e risolte.  Il problema è regionale, e abbiamo chiesto con forza che l’impianto di Gubbio venga tenuto in debita considerazione,  mentre stiamo pagando le conseguenze del mancato inserimento nel Piano Regionale dei Rifiuti e con una previsione sbagliata dei conferimenti.  L’aumento  che abbiamo realizzato della raccolta differenziata, con l’ampliamento del servizio di “porta a porta”,  attestato attualmente  intorno al 57%,  ha determinato  risultati importanti con un minor conferimento di rifiuti in discarica.   Inoltre, sulla base di quanto stabilito dalla Regione Umbria e dall’Auri in termini di programmazione dei rifiuti, sarà attiva a breve  la discarica di Belladanza di Città di Castello,  impianto a servizio dell’ATI 1 e quindi dei Comuni di Gubbio, Città di Castello e  della fascia, con un abbattimento dei costi,  che oggi paghiamo a Gesenu.  Abbiamo sospeso il conferimento  del   ‘compost fuori specifica’  proveniente dal gestore ATI 3 di Foligno,  un rifiuto  della  lavorazione dell’organico che ha un odore più forte  e più percepibile in  quanto la discarica ha raggiunto il livello di colmatura ed è più esposta  alle correnti.  Per ovviare al problema,   si  usano  trattamenti che però   provocano  un’alterazione dei valori.  E  per questo motivo  si è provveduto  a portare in Toscana il percolato,  sostenendo una spesa mensile di 80 mila euro.  Inoltre,  provvederemo a destinare misure per i residenti in prossimità della discarica,  come l’abbattimento della TARI e alcuni investimenti strutturali nelle frazioni,  in quanto stiamo  pagare un indennità di ‘disagio ambientale’.  Ora è necessario correre ai ripari.  Inoltre, ha pesato la mancata assegnazione tramite gara,  della gestione dei rifiuti nell’Alta Umbria,  che si sta trascinando per problemi di contenziosi e ricorsi  ».

Allegati

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
21/12/2021