Descrizione
GUBBIO (20/05/2024) - Raccontare quarantacinque anni di assenza, ma soprattutto celebrare un importante ritorno e approfondire le vicende che ne hanno segnato il furto e il successivo recupero: questo l’obiettivo dell’iniziativa che Comune di Gubbio e Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università degli Studi di Perugia dedicano alla Madonna del Melograno. L’appuntamento, dal titolo “La Madonna del Melograno, furto e recupero di una tavola del XV secolo”, è per giovedì 22 maggio alle 17.30 presso il Complesso di San Benedetto, e si inserisce nel programma nazionale de “Il Maggio dei Libri”.
Ad aprire i lavori con un saluto istituzionale sarà il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, seguito da interventi della Direttrice della Scuola di Specializzazione, Cristina Galassi, e di rappresentanti del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, del Centro di eccellenza SMAArt, del direttore del Museo Civico del Palazzo dei Consoli Roberto Borsellini e altri ospiti, tra i quali Mourad Ghammam, che ha per caso ritrovato il quadro, e Marco Minghetti, cui l’opera era stata regalata.
Il furto della Madonna del Melograno avvenne nella notte tra il 18 e il 19 marzo del 1979: un’azione condotta con abilità professionale da ignoti che, approfittando della momentanea disattivazione dell’allarme, entrarono nel museo e si calarono da una finestra per trafugare l’opera. Sin dall’inizio le modalità del furto lasciarono presagire un’azione forse su commissione. Da quel momento il Comando Carabinieri TPC ha avviato un’intensa attività di ricerca, anche attraverso la diffusione del caso su media nazionali e trasmissioni televisive. Fondamentale è stata l’inserzione della foto della tavola nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” e nel Bollettino delle opere d’arte trafugate del 1982. Nel tempo, l’opera è stata nascosta in vari luoghi fino a essere rinvenuta da Mourad Ghammam in un magazzino sotterraneo a Imola, che l’ha ceduta a un nuovo possessore, Marco Minghetti, ignaro del suo valore e della sua provenienza. Quest’ultimo, una volta compreso il possibile rilievo del dipinto, ha contattato i Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna, avviando le verifiche necessarie.
Il riconoscimento definitivo è avvenuto grazie all’esame autoptico condotto dai funzionari della del Comune di Gubbio, che non solo hanno confermato l’identità dell’opera, ma hanno anche individuato due fori sulla cornice compatibili con l’antica targhetta inventariale. Al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, è stata disposta la restituzione della tavola quattrocentesca al Comune di Gubbio. Il ritorno della “Madonna del Melograno” è stato celebrato l’11 dicembre scorso con un evento pubblico che ha incluso una sonata straordinaria del Campanone di Palazzo dei Consoli e visite guidate per le scolaresche.
L’incontro di giovedì 22 maggio rappresenta una nuova occasione per raccontare una vicenda emblematica della tutela del patrimonio culturale italiano e per ribadire il valore della collaborazione tra istituzioni civili, militari e accademiche nel preservare e restituire alla collettività opere d’arte di inestimabile valore.
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Ultimo aggiornamento: 20 maggio 2025, 15:51