Descrizione
GUBBIO (05/03/2025) - C’era anche il sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci, insieme a Francesco Mariucci, direttore della Biblioteca Sperelliana, e Matteo Morelli, responsabile del Servizio Cultura del Comune di Gubbio, sabato scorso, all’inaugurazione della mostra “Pharmakon: Monaci Eredi di Cura e Bellezza”, allestita nella prestigiosa cornice della Biblioteca Nazionale del Palazzo Abbaziale di Loreto a Mercogliano, Avellino.
Fortemente voluta e organizzata dall’Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia e dalla Biblioteca Nazionale di Montevergine, la mostra si configura come un percorso multidisciplinare che attraversa secoli di storia per indagare il profondo legame tra scienza, religione e cura dell’essere umano. Il Comune di Gubbio è tra i partner del progetto, con il Museo Civico del Palazzo dei Consoli che ha concesso in prestito preziosi vasi di farmacia, testimonianze materiali di una sapienza antica che fonde cultura, medicina e spiritualità. A rafforzare la partecipazione eugubina anche un percorso formativo condiviso con l’Istituto Superiore Cassata Gattapone, la Biblioteca Comunale Sperelliana e con il contributo scientifico del dott. Giuseppe Marino Nardelli.
Durante la cerimonia inaugurale, il sindaco Fiorucci ha espresso profonda gratitudine e orgoglio per la partecipazione della città di Gubbio a un evento di così alto profilo culturale e spirituale: “È per me motivo di sincero orgoglio essere qui oggi, in questo luogo carico di silenzio e memoria - ha detto il primo cittadino - dove la bellezza del sapere incontra la solennità della fede, per celebrare l’inaugurazione di una mostra che rappresenta molto più di un evento espositivo: è un ponte tra scienza e religione, tra memoria e contemporaneità, tra sapienza monastica e urgenze moderne.”
Fiorucci ha sottolineato il valore fondativo della cura come gesto umano e comunitario, radicato nell’eredità benedettina e più che mai attuale: “Come Comune di Gubbio abbiamo aderito con convinzione a questo progetto perché riconosciamo nella cura, intesa non solo come terapia medica ma come attenzione, come ascolto, un valore fondativo delle comunità. [...] In questa mostra si parla di biodiversità naturale e culturale, di nutrizione, di piante medicinali, di ambiente. Temi che oggi più che mai sono interconnessi con la salute pubblica e con la sostenibilità dello sviluppo umano”.
La mostra è realizzata grazie alla collaborazione con i Parchi Archeologici di Paestum e Velia, l’Abbazia Benedettina di Cava de’ Tirreni, l’Abbazia di San Martino delle Scale (Palermo), e presenta reperti archeologici inediti, testi antichi, pergamene, fogli di erbario e opere d’arte contemporanea, molti dei quali esposti per la prima volta. A curarla l’architetto Carla Maurano, che ha proposto ai visitatori una visione olistica e interdisciplinare, in linea con le più recenti raccomandazioni internazionali in materia di valorizzazione del patrimonio culturale.
“Pharmakon” si inserisce tra le attività dell’Itinerario europeo delle farmacie storiche e dei giardini medicinali - Aromas Itinerarium Salutis, riconosciuto come itinerario culturale del Consiglio d’Europa dal 2024, e si propone come una mappa narrativa e sensibile in cui la cura dell’uomo si intreccia alla cura del sapere e dell’ambiente.
Anche attraverso la partecipazione attiva alla nascita di questa mostra l’amministrazione comunale di Gubbio rinnova il proprio impegno a sostegno delle reti culturali che valorizzano la memoria storica e la progettualità contemporanea, “nella profonda convinzione - ha chiuso Fiorucci - che la cultura sia strumento essenziale di coesione, consapevolezza e benessere collettivo”.
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Ultimo aggiornamento: 26 maggio 2025, 11:48