Descrizione
GUBBIO (12/12/2025) - In relazione alle dichiarazioni rese dall’assessore regionale all’Istruzione, Fabio Barcaioli, nel corso del Consiglio Regionale e nelle successive interlocuzioni, l’amministrazione comunale ritiene doveroso ricostruire con precisione la sequenza dei fatti, “al fine - spiega il sindaco Vittorio Fiorucci - di sgombrare il campo da equivoci e da ricostruzioni non aderenti agli atti”.
“Il Comune di Gubbio, con lettera formale del 9 settembre 2025, ha comunicato alla Regione Umbria, alla Provincia di Perugia e all’Ufficio Scolastico Regionale la propria decisione di non presentare proposte di dimensionamento delle autonomie scolastiche per l’anno scolastico 2026/2027, motivandola con elementi oggettivi e territoriali: assenza di autonomie sotto soglia, assenza di reggenze, estensione territoriale, natura montana del Comune, ruolo di area interna e recenti precedenti di dimensionamento. Tale posizione è stata integralmente recepita dalla Provincia di Perugia, che, nel Piano provinciale di dimensionamento, approvato il 30 settembre 2025, non ha inserito il Comune di Gubbio tra i territori oggetto di proposta di dimensionamento, limitandosi a prenderne atto. Coerentemente, nella prima programmazione regionale, approvata dalla Giunta il 16 ottobre 2025 e successivamente dall’Assemblea legislativa il 30 ottobre 2025, il Comune di Gubbio non risultava incluso tra gli enti interessati da interventi di dimensionamento. Solo successivamente - prosegue il sindaco - a seguito della diffida ministeriale relativa al rispetto del contingente complessivo delle autonomie scolastiche, che non individua territori specifici ma rimette alla Regione la scelta delle modalità di adeguamento, la Giunta regionale ha adottato un nuovo atto, il 28 novembre 2025, introducendo ulteriori determinazioni, e includendo, per la prima volta, anche il Comune di Gubbio, con motivazioni riconducibili a un generico equilibrio territoriale e con efficacia sospesa. È dunque oggettivamente non corretto sostenere che il sindaco di Gubbio fosse a conoscenza di un dimensionamento a carico del territorio comunale prima dell’adozione di tale ultimo provvedimento. Tra la comunicazione formale del 9 settembre 2025 e l’atto regionale del 28 novembre 2025, non risulta alcuna comunicazione preventiva formale che preannunciasse l’inclusione di Gubbio tra i Comuni interessati”.
Fiorucci prosegue: “Nel medesimo arco temporale, compreso tra il 9 settembre 2025 e il 28 novembre 2025, non vi è stata alcuna interlocuzione né condivisione, né formale né informale, neppure con gli uffici scolastici della Provincia di Perugia o con gli uffici regionali competenti, dai quali è stata successivamente ricondotta l’istruttoria tecnica alla base della proposta di dimensionamento. In nessuna fase del procedimento l’amministrazione comunale di Gubbio è stata coinvolta, interpellata o chiamata a esprimere valutazioni o assensi in sede tecnica o amministrativa. Ne consegue che qualsiasi ricostruzione che lasci intendere una condivisione del Comune con uffici provinciali o regionali è priva di fondamento e non trova riscontro negli atti né nelle modalità con cui il procedimento è stato condotto. L’unica interlocuzione intervenuta successivamente alla comunicazione formale del 9 settembre è avvenuta in data 2 dicembre 2025, nel corso di un contatto telefonico da me richiesto esclusivamente per ottenere chiarimenti in merito a un provvedimento regionale già adottato il 28 novembre 2025. In tale interlocuzione non vi è stata alcuna condivisione, né preventiva né successiva, né alcun avallo politico o istituzionale della scelta regionale; il confronto ha avuto carattere esclusivamente esplicativo e successivo all’adozione dell’atto”.
Dalla data del 9 settembre 2025 e fino all’adozione della deliberazione regionale del 28 novembre 2025, il sindaco di Gubbio non è stato più contattato, né formalmente né informalmente, “né sono stato coinvolto - spiega - in alcuna interlocuzione, confronto o percorso di concertazione sul tema del dimensionamento scolastico. Analoga assenza di condivisione preventiva si è registrata anche nell’ultimo confronto con le organizzazioni sindacali e con le dirigenze scolastiche, tenutosi a provvedimento già adottato, nel quale è stata illustrata una decisione già assunta senza un previo coinvolgimento dei soggetti istituzionali e rappresentativi interessati.
Pertanto, le affermazioni rese dall’assessore Barcaioli in sede di Consiglio regionale l’11 dicembre 2025, secondo cui la soluzione adottata sarebbe stata preventivamente condivisa con il sindaco di Gubbio nel periodo compreso tra settembre e novembre, non trovano alcun riscontro nei fatti, negli atti né nelle interlocuzioni intercorse, e devono essere smentite con chiarezza. La decisione di includere il Comune di Gubbio nel dimensionamento scolastico è stata assunta unilateralmente dalla Regione Umbria e successivamente illustrata, non preventivamente concordata. Il Comune non intende sottrarsi al confronto istituzionale, né ignorare la complessità del quadro nazionale. Ritieniamo tuttavia necessario ribadire che le responsabilità delle scelte devono essere attribuite sulla base degli atti e delle competenze, senza sovrapposizioni o ricostruzioni a posteriori. Su un tema così delicato, che riguarda studenti, famiglie e comunità locali, la trasparenza e la correttezza istituzionale sono un dovere. Il Comune di Gubbio continuerà a tutelare il proprio sistema scolastico con serietà, determinazione e rispetto delle istituzioni, nella piena fedeltà ai fatti documentati”.
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Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2025, 11:52