Si è tenuta queta mattina presso la Sala Consiliare la presentazione del II.° anno dei Corsi di specializzazione in Beni storico-artistici, da poco iniziati presso la sede provvisoria del Centro Servizi S. Spirito e programmati sulla base del protocollo d’intesa siglato nel luglio 2016 tra Comune e Università degli Studi di Perugia. Sono intervenuti il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore Augusto Ancillotti e per l’Università degli Studi di Perugia il professore Francesco Federico Mancini direttore della Scuola e ordinario di Storia dell’Arte Moderna e il professore Mario Tosti direttore del Dipartimento di Lettere. Erano presenti anche il direttore amministrativo della Scuola Catia Mariotti e la collaboratrice Clarissa Sonno. Nell’introdurre la presentazione, l’assessore Ancillotti ha sottolineato la soddisfazione per un traguardo fondamentale per la crescita culturale della città e un’immagine consolidata di Gubbio come città di formazione di eccellenza. « Abbiamo trovato a Gubbio il luogo ideale per mettere radici, non solo da un punto di vista architettonico – ha ribadito il professor Tosti – ma anche per la convinzione dell’amministrazione che ha fortemente voluto la Scuola, la quale si sta accreditando come una delle migliori d’Italia. I fattori che concorrono al successo sono la posizione baricentrica di Gubbio, con docenti di altissimo livello e studenti motivati, nell’auspicio che il Ministero Beni Culturali riapra i canali per le assunzioni, attese da anni. La collaborazione è ottima e l’auspicio è quello di ampliare l’offerta formativa anche in altri periodi dell’anno con corsi e summer school ». Ha fatto eco il professor Mancini, nel ringraziare il Comune per il rilevante apporto economico e per la messa a disposizione della sede: « Stiamo raggiungendo anche quest’anno i 17 iscritti provenienti da varie regioni, ed è quasi un record se si pensa che la più antica scuola di specializzazione a Roma ha solo 9 iscritti. Indubbiamente un fattore di richiamo è l’alto profilo accademico dei corsi e dell’offerta didattica, che approfondisce aspetti legati ai beni culturali, con la collaborazione di ben 6 Università; infatti, oltre Perugia, hanno aderito le Università di L’Aquila, Teramo, Campobasso, Urbino, Matera. Sono circa 52 i docenti che si alterneranno nelle lezioni in vari campi d’interesse e i corsi biennali, con cadenza settimanale il giovedì pomeriggio, l’intera giornata di venerdì e il sabato mattina, si chiuderanno entro luglio per riprendere poi in ottobre ». Il sindaco Stirati ha ricordato l’impegno del Comune anche per assicurare la sede definitiva per i corsi in beni storico-artistici di San Benedetto, che insieme al ritorno della Lumsa nell’ex Seminario a S. Martino, completa la rifunzionalizzazione di edifici importanti della città: « La nostra visione della città, della sua identità culturale ha uno dei suoi capisaldi proprio nell’offerta di forte rilevanza culturale, segnando un passo importante nella rinascita di Gubbio come polo di riferimento italiano per l’alta formazione, in questo caso di profilo neo-umanistico. Gubbio è un’aula scolastica a cielo aperto dal punto di vista artistico e architettonico e dunque è un luogo vocato proprio per specializzazioni in tale campo, anche in relazione a territori vicini come le Marche. Lavorare sulla cultura in maniera continua e sistematica, valorizzare il centro storico con i suoi beni mettendoli a sistema, rivitalizzare capacità e sapienze delle botteghe artigiane di pregio e di tradizione, è il progetto sul quale l’amministrazione comunale ha puntato, impegnandosi e investendo fortemente per favorire un’offerta di qualità di assoluto prestigio e attrattiva. Turismo, innovazione, tecnologia, beni culturali debbono andare di pari passo e possono costituire una risorsa significativa in termini di valorizzazione e di incentivi economici ».
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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