Anche la città di Gubbio è presente con il meglio del lustro eugubino, nella preziosissima mostra ‘MAIOLICA. LUSTRI ORO E RUBINO DELLA CERAMICA DAL RINASCIMENTO AD OGGI’, curata da Giulio Busti e Franco Cocchi, aperta da domani sabato 4 maggio, con inaugurazione alle ore 11, e fino al 13 ottobre, presso palazzo Bonacquisti di Assisi. L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e da CariPerugia Arte, con vari contributi. Nel catalogo della mostra, edito da Fabbri, le opere di Gubbio sono minuziosamente descritte dallo studioso Ettore Sannipoli, con 32 opere cinquecentesche di Mastro Giorgio e della sua bottega, 13 opere tra la metà dell’800 e del ‘900, e una sezione di artisti contemporanei della ceramica, selezionati sulla base delle mostre realizzate a Gubbio dal 1999 fino ai nostri giorni. Sannipoli ricorda questa “Arte bella e ingegnosa, ma fallace, che di cento pezzi sei ne vengono buoni”, come scriveva Cipriano Piccolpasso verso il 1560 della maiolica, antico nome del lustro con cui i vasai del Rinascimento riuscirono, con misteriose alchimie, a colorare le ceramiche di riflessi d’oro e di un rosso rubino. Non vi è museo importante, perciò, che non conservi esempi delle preziose maioliche italiane. Tra questi, grandi musei internazionali come il Museo del Louvre da cui provengono alcune delle più importanti opere esposte nella Mostra ‘MAIOLICA’.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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