APPUNTAMENTO AL TEATRO ‘L. RONCONI’ CON LA COMMEDIA DI GOLDONI ‘LA VEDOVA SCALTRA’

01/03/2018

E’ stata anticipata a lunedì 5 marzo, alle ore 21,  a causa di impegni cinematografici dell’attrice Francesca Inaudi che veste i panni della bella vedova veneziana,  la  commedia  ‘LA VEDOVA SCALTRA’  di Carlo Goldoni prevista  inizialmente il 13 marzo. Lo spettacolo è stato accolto al festival di Borgio Verezzi con grande entusiasmo di critica e pubblico grazie alla scoppiettante regia di Gianluca Guidi e all’interpretazione di uno straordinario gruppo di attori formato dallo stesso Guidi, che sostituisce egregiamente Giuseppe Zeno non più in scena a causa di motivi personali, e Fabio Ferrari, Claudia Ferri, Riccardo Bocci, Alessandra Cosimato, Matteo Guma, Andrea Coppone, Massimiliano Giovanetti, Paolo Perinelli. Con la rappresentazione di un inglese, un italiano, un francese e uno spagnolo che si contendono l’amore di un’affascinante vedova, nel 1748 Goldoni avvia la propria riforma del teatro comico.  La protagonista è Rosaura, seducente “innamorata”, ma insieme vivace soubrette. Anche i pretendenti forestieri e i due “vecchi” manifestano l’intento innovatore dell’autore: i primi rappresentano, pur nella stereotipia dei loro profili, i tratti etnici dei viaggiatori del grand tour; i secondi esibiscono una sensibilità morale nuova per i propri ruoli d’appartenenza. “Quando ero bambino, – racconta Gianluca Guidi – con gli amici, ci raccontavamo sempre delle storielle che cominciavano così: “… ci sono un francese un inglese, uno spagnolo e un italiano…” e così sembra cominciare la nostra commedia, in una locanda della città più meravigliosa, affascinante e del mondo: Venezia. Quattro pretendenti di nazionalità diversa ma tutti figli della futura Europa Unita. Tutti affascinati dalla bella vedova de’ Bisognosi. Tutti ricchi, benestanti discendenti da famiglie blasonate, tutti campanilisti e affascinati dalla bella e forse “inarrivabile” Rosaura. La vedova …Scaltra! Mi piace Rosaura Lombardi vedova de’ Bisognosi. E’ una donna moderna, dalla natura “antica”. Una figura che presenta quella sensibilità e quell’intuizione appartenenti all’universo femminile. Sa ribellarsi al padre e si oppone alle nozze della sorella con un uomo molto più anziano (lei ne aveva sposato uno del quale è rimasta vedova) e, ora che può, sospesa e in bilico per prendere la decisione giusta, ponte tra la commedia “vecchia” e il mondo nuovo, per sé “sceglie di scegliere” il suo uomo. Nella migliore tradizione della vita vissuta. La meta/menzogna che adopera per sceglierlo è rappresentativa di un estro che appartiene ad esseri superiori quali sono, in realtà, le donne. Ella è pilota del proprio destino, opera e decide non tanto lasciandosi guidare dai sentimenti, quanto piuttosto seguendo criteri razionali. Per seguire il suo scopo, mette a nudo le debolezze del genere maschile, fino a metterle quasi in ridicolo. Ella compie una rivoluzione femminista “ante-litteram” che, se ne avesse mantenute le connotazioni, avrebbe fatto vincere a tutto campo quel desiderio legittimo di emancipazione che ha caratterizzato, alla fine del ‘900, l’universo femminile. Complici la “sua” Venezia, il Carnevale, e, di nuovo, la sua “modernità”, Rosaura nasconde il suo volto dietro a una maschera non soltanto quando realmente indossata; ella la usa a guisa di condottiero per vincere (forse inconsapevolmente) una “guerra” di cui lei stessa non conosce i confini se non quelli personali. Per certi versi mi verrebbe voglia di chiamarla “Braveheart”. Una William Wallace della Serenissima. Goldoni evita di raccontarci (in un’altra commedia) ciò che la vita ha riservato a lei e al Conte di Bosconero durante la loro storia o unione. E forse è meglio così. Lasciamo che i nostri eroi incontrino una “normalità” che è assolutamente privata. Tutto il resto è in divenire…” Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.  E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021