BANDO –SIMEST per internazionalizzazione/6

Settori e aree: BANDI NAZIONALI
Tipologia: AZIENDE
Data inizio: 12/02/2016
Data scadenza: 31/12/2020
Crediti all'esportazione (Decreto Legislativo  143/98, ex L. 227/77)  

)  Il credito all’esportazione, nella duplice forma del credito acquirente e del credito fornitore, è uno strumento destinato a favorire le esportazioni di beni di investimento (macchinari, impianti, relativi studi, parti di ricambio, lavori e servizi) in tutti i paesi del mondo. Grazie al supporto della SIMEST che si sostanzia in un contributo agli interessi su finanziamenti concessi da banche italiane o straniere, le imprese esportatrici italiane possono proporre agli acquirenti/committenti esteri, di pagare fino ad un massimo dell’85% del prezzo della fornitura mediante una dilazione di pagamento a medio/lungo termine (comunque non inferiore a due anni) a condizioni e tassi di interesse in linea con gli accordi OCSE. Il restante 15% del prezzo della fornitura verrà corrisposto dall’acquirente in contanti.

ENTE EROGATORE:  SIMEST

OGGETTO:

I beni forniti devono essere beni di investimento italiani: macchinari, impianti, studi, progettazioni, lavori e servizi, nonché semilavorati o beni intermedi destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento. Possono essere ammessi all”intervento anche le forniture di semilavorati o beni intermedi purché destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento.

Destinatari: Tutti i paesi del mondo ad eccezione di quelli per i quali il Consiglio dell”Unione Europea abbia adottato misure restrittive.

OBIETTIVI SPECIFICI:

Durata: la dilazione di pagamento deve essere pari o superiore a due anni dal punto di partenza del credito. La durata massima deve rispettare gli accordi internazionali in relazione alla categoria del Paese debitore ed alle tipologie di operazioni.

 

 Tasso a carico del debitore estero (tasso agevolato):

I tassi d”interesse minimi (CIRR) sono stabiliti mensilmente in sede OCSE in relazione alle differenti valute di denominazione del credito all”esportazione. Essi sono determinati sulla base delle quotazioni di titoli pubblici a medio/lungo termine a cui viene sommato un margine dell”1%. Il tasso CIRR viene fissato durante la fase di negoziazione dell”operazione o al momento della stipula del contratto con la controparte estera e resta fisso per tutta la durata della dilazione.

I CIRR, resi noti dall”OCSE (oecd.org) e dal Ministero dello Sviluppo Economico (sviluppoeconomico.gov.it/), sono pubblicati mensilmente sul sito internet della SIMEST (CIRR).

Quanto sopra non esclude l”applicabilità di tassi agevolati diversi dal CIRR nel caso di operazioni espressamente disciplinate da accordi internazionali di settore.

Valuta del finanziamento:

Il finanziamento concesso dalla banca all”impresa italiana esportatrice a fronte del credito da questa accordato all”acquirente estero (credito fornitore) o direttamente alla controparte estera (credito acquirente), può essere denominato in Euro ed in tutte le principali valute. La valuta di denominazione del finanziamento deve essere uguale a quella del contratto di fornitura.

 Garanzie sul finanziamento:

L”intervento della SIMEST non è subordinato al rilascio di garanzie da parte dell”esportatore. Inoltre, ai fini dell”ammissibilità, la garanzia assicurativa della SACE non è obbligatoria.

DESTINATARI:

Aziende esportatrici

BUDGET:

Se inclusi nel prezzo della fornitura, sono ammissibili all”intervento:

–       i compensi di mediazione e/o di agenzia nella misura massima del 5% del valore della fornitura;

–       le subforniture di merci e servizi di origine comunitaria, sempreché diversi da materie prime e da semilavorati e nei limiti previsti dalla normativa UE (vedi Parte I dell”allegato alla lettera Circolare SIMEST n. 4/2013).

–       Il prezzo dei beni esportati deve essere corrisposto dall”acquirente/committente estero nel modo seguente:

–       una quota almeno pari al 15% viene regolata in contanti entro il “punto di partenza del credito” (spedizione/consegna o, nel caso di impianti “chiavi in mano”, collaudo preliminare);

–       il restante 85% viene rimborsato in rate al massimo semestrali, di norma consecutive ed uguali, la prima delle quali non oltre sei mesi dal “punto di partenza del credito”. Gli interessi, calcolati ad un tasso non inferiore al CIRR (Commercial Interest Reference Rate) sul debito residuo in linea capitale a ciascuna scadenza, vengono pagati al massimo semestralmente.

 

TEMPISTICHE E MODALITA’:

Vedi sito web: ci sono diverse casistiche

 

LINK

http://www.simest.it/page.php?id=54

Ultimo aggiornamento
12/02/2016