Ritengo doveroso prendere congedo da tutti voi con alcune riflessioni, non formali, poiché da domani 1 ottobre 2019, termina il mio percorso lavorativo: entro nella grande famiglia dei ‘pensionati’.
Dopo 26 anni lascio l’Ufficio Stampa del Comune di Gubbio, esperienza iniziata nel 1993 con l’allora sindaco Paolo Barboni, proseguita sotto varie amministrazioni, e prima ancora, dal maggio 1978, avviata in altre realtà private e istituzionali, sempre nel campo della comunicazione.
Come da tempo annunciato, non sarò dunque più DIRETTORE RESPONSABILE della testata ‘IL CITTADINO’, che dovrà avere dunque un altro direttore responsabile registrato al Tribunale di Perugia, e non curerò più la pagina facebook collegata ‘Comune di Gubbio Ufficio Stampa’, che ho seguito dal 2014.
E’ difficile, anche per chi è abituato all’uso espressivo della parola, restituire pensieri, emozioni, circostanze di una stagione di vita professionale intensa e appassionata. Ho vissuto da vicino le profonde trasformazioni nella comunicazione, negli strumenti e nelle finalità, nei tempi e nelle modalità di relazione. E’ stato stimolante cogliere le sfide della ‘società liquida’, ma pur seguendo con curiosità le innovazioni e partecipando attivamente, ho cercato di tenere presenti i tradizionali principi etici dei ‘media relations’, fatti di correttezza, onestà, trasparenza, convinta che la credibilità di un’amministrazione – come del resto in ogni settore umano – si alimenta anche del contributo personale di chi ad essa si dedica.
Sono grata a tutti coloro che ho incontrato sul mio cammino; alcuni di loro mi hanno incoraggiata nella professione giornalistica, all’inizio lontana dagli obiettivi di carriera universitaria, ma che si è rivelata appagante e coincidente anche con altre dimensioni di impegno. Fra tutti, la mia riconoscenza va a due persone/colleghi non più presenti tra noi, GIANNI CHIOCCI e DINO CLEMENTI, poi a mio zio Italo Cicci, per tanti anni conduttore di ‘Rai Parlamento’, e inoltre all’esempio rappresentato in famiglia da Fausto Buoninsegni , fratello di mio padre, che all’inizio degli anni ’40 diresse a Roma ‘Il Messaggero’.
Sono grata anche a coloro che, volontariamente o incidentalmente, hanno frapposto ostacoli o problemi nel mio cammino, poiché mi hanno aiutata a rafforzare le ‘difese immunitarie’ del carattere e dell’autostima…
L’augurio è che quel poco o quel tanto che sono riuscita a ‘seminare’, non sia disperso ma anzi venga rafforzata la centralità di una comunicazione che è anche ‘buona immagine’ per una città come Gubbio, così fondante nel patrimonio universale e nelle relazioni nazionali e internazionali. Ci sarà tempo e modo per riflessioni più approfondite e complete, e sarebbe difficile un resoconto dettagliato di questi anni, ma voglio solo ricordare la nascita, come direttore responsabile, di alcuni ‘free press’ istituzionali, pionieri di una distribuzione capillare e gratuita alle famiglie del territorio. Dapprima con ‘ALTO CHIASCIO NOTIZIE’ dal settembre 1986 al 1993, che con le sue 20 mila copie, che raggiungeva i capofamiglia dei Comuni del comprensorio, quando la Comunità Montana gestiva deleghe ampie e complesse, da quelle del territorio e dell’ambiente, alla sanità, all’urbanistica, ai beni e attività culturali. Poi con ‘IL CITTADINO’, periodico del Comune con tiratura di 11 mila copie, testata divenuta in seguito AGENZIA QUOTIDIANA, e con le tante esperienze legate al mondo del giornalismo, tra le quali mi piace citare la stretta collaborazione con la FNSI nell’organizzazione dei FORUM, dal ’99 al 2005. Con orgoglio, posso affermare di aver dato vita al PRIMO UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI GUBBIO, dopo vari tentativi precedenti non andati a buon fine, in maniera continuativa, tranne un periodo di ‘buio’ e di grande sofferenza , negli anni 2011 – 2013, legato alla malattia e poi scomparsa di mio marito Alessandro Sartori. Nonostante questo, e nonostante alcune scelte politico – amministrative che hanno ridimensionato il ruolo dell’Ufficio Stampa, il mio impegno è ripreso con più vigore e convinzione di prima, e ora mi auguro di poter proseguire in alcuni progetti che mi stanno particolarmente a cuore, intorno ai quali mi piacerebbe coinvolgere la società culturale e stimolare la partecipazione di ampi contributi, dedicandomi , perché no? al giornalismo magari in altra forma, all’arte e alla letteratura, interessi che del resto ho sempre ‘parallelamente’ coltivato. Grazie ai COLLEGHI DELL’INFORMAZIONE, ai COLLEGHI DEL COMUNE, per la collaborazione sempre assicurata, grazie all’AMMINISTRAZIONE COMUNALE nelle sue varie declinazioni e ruoli, verso cui ho cercato di profondere il mio massimo impegno.
Vivo questo passaggio con grande serenità e con la consapevolezza di aver fatto un cammino serio, onesto, rigoroso, pluralista, inclusivo, cercando di dare, un contributo alla storia istituzionale di questa città, anche al di là di quelli che sono stati i compiti ufficiali.
Dunque, arrivederci!
Anna M. Buoninsegni
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