CONFERENZA STAMPA 15 GENNAIO 2018 – INTERVENTO ASSESSORE-VICE SINDACO RITA CECCHETTI: POLITICHE SOCIALI, PROMOZIONE DELLA SALUTE, POLITICHE EDUCATIVE E DEL DIRITTO ALLO STUDIO, PARI OPPORTUNITÀ ED EDILIZIA RESIDENZIALE

16/01/2018

10 PAROLE CHIAVE:  INCLUSIONE, ACCOGLIENZA, CONNESSIONE, RETE, CORRESPONSABILITÀ, EQUITÀ, INTEGRAZIONE, AUTONOMIA, SUSSIDIARIETÀ,  VALUTAZIONE

 

L’assessorato  si occupa essenzialmente di “servizi alla persona”,   integrando tra loro, politiche sociali, educative, del diritto allo studio, abitative e delle pari opportunità. Si è voluto continuare a garantire un buon livello delle prestazioni, riqualificandole in funzione dei nuovi bisogni nell’ambito dei servizi educativi, della domiciliarità e dell’inclusione sociale. Il primo obiettivo raggiunto è stato quello di implementare e formalizzare la  “governance” della Zona sociale 7, attraverso l’adozione della convenzione  per la gestione  associata, del regolamento unico  per l’accesso ai servizi e per il funzionamento della Conferenza di Zona. Sono stati privilegiati gli interventi rivolti ai minori per l’integrazione scolastica, l’incremento della lettura, l’aiuto compiti, l’accoglienza nella scuola e la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno. Sono stati potenziati gli interventi di sostegno economico in sinergia con la Caritas la Fondazione Cassa di Risparmio, il CESVOL, il Servizio di Accompagnamento al Lavoro che hanno integrato gli interventi approvati dal Governo (Sostegno inclusione Attiva, sostituito a partire dal 1 gennaio 2018 dal REddito di Inclusione).E’ stato raggiunto un buon livello di integrazione con i servizi del Distretto Sociosanitario dell’USLUmbria1  nell’area dei disabili e degli anziani non autosufficienti. Un’attenzione speciale è stata rivolta alle Politiche abitative in tutti i suoi aspetti, dal recupero di case non occupate, alla conclusione dei lavori del Centro per anziani, alle prossime realizzazioni come le nuove case popolari che costruirà l’ATER e il progetto del Social-housing.Infine, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità e con i servizi di prevenzione dell’USL Umbria 1, si è lavorato nelle scuole e con le scuole perché i giovani si sensibilizzassero a un corretto rapporto con l’altro sesso e acquisissero dei corretti stili di vita nell’ambito dell’alimentazione.

 

10 REALIZZAZIONI CONCRETE

-Il 29 luglio 2015 inaugurazione  del Centro socio riabilitativo diurno per giovani adulti disabili e affetti da autismo, già “La Torraccia”, ora denominato “L’Officina di Leonardo”, uno dei pochi in Umbria.

-Il 12 gennaio 2017 è stato inaugurato il progetto, assolutamente innovativo, “Co-abitare” per coloro che sono in uscita dal percorso psichiatrico.

-Gestione associata di zona dei servizi e degli interventi sociali attraverso  una regolamentazione omogenea (la convenzione, i regolamenti della conferenza di zona e per l’accesso ai servizi).

-Protocollo di intesa Sinergie virtuose per  la creazione di un sistema integrato di coordinamento fra istituzioni coinvolte ed impegnate nella prevenzione del disagio e nel perseguimento del successo formativo

– Avviato il Progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Comune di Gubbio.

-Il 13 ottobre del 2017 sono stati inaugurati  26 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica per anziani autosufficienti in Via Madonna dei Perugini.

-Verificati, tramite controlli della Polizia Municipale, i requisiti degli assegnatari su 283 alloggi, con il recupero di 10 abitazioni.

-Attuazione della programmazione europea e del Sostegno Inclusione Attiva a favore delle famiglie a rischio di povertà con i fondi della Comunità Europea (Fondo Sociale Europeo 2014-2020) POR FSE 2014 2020) e con P.O.N. “Inclusione”, 2016-2019   già assegnati al Comune di Gubbio capofila della Zona Sociale 7.

– Progetto in Vitro. Il Patto locale della lettura firmato dalla Regione, dai Comuni della Zona sociale 7 e dal distretto Alto Chiascio USLUmbria1 il 25 febbraio 2015, è stato ampliato il 26 maggio 2016 con la firma di a tutte le Istituzioni Scolastiche del territorio della Zona Sociale 7 e all’Associazione Italiana Biblioteche.

-Progetto  per la sperimentazione del programma di intervento denominato P.I.P.P.I per la prevenzione dell’istituzionalizzazione dei minori. Si tratta di una collaborazione tra la Regione Umbria e gli Ambiti territoriali 7 e  1  (Comuni capofila di Gubbio e Città di Castello- unici ambiti coinvolti a livello regionale), ai fini della sperimentazione del programma per promuovere pratiche innovative di intervento nei confronti  delle famiglie negligenti con figli da 0 ad 11 anni, per ridurre il rischio di allontanamento dei minori e per  sostenere una genitorialità positiva attraverso il coinvolgimento di dieci famiglie target (cinque per Ambito) con le quali attivare il percorso sperimentale.

 

10  QUESTIONI APERTE

-Riequilibrare l’offerta formativa:  apertura di un tavolo insieme ai Comuni che hanno aderito al progetto dell’Area interna Nord Est Umbria per riequilibrare l’offerta formativa.

-Informatizzazione Gestione Riscossione Rette Servizi Scolastici. Per superare l’attuale sistema di gestione/riscossione delle rette per i servizi educativi e scolastici tramite bollettini postali postpagati in convenzione Postel, si sta attivando un  progetto che permetterà una efficiente contabilità delle entrate, una puntuale riscossione delle rette e controllo delle morosità.

-Adozione del nuovo Piano di Zona. Il Piano sociale di Zona è lo strumento di governo dei servizi e delle attività  sociali mediante il quale la Zona sociale definisce gli indirizzi, gli obiettivi e le priorità per la programmazione nonché per la gestione degli interventi sociali e i criteri per la relativa attuazione.

-Realizzare i progetti del Dopo di Noi e della Vita indipendente insieme all’Associazione Famiglie Alto Chiascio. Sono servizi ed interventi finalizzati all’accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione e per l’accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo di competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile.

– Realizzazione di ulteriori appartamenti di edilizia popolare con utilizzo di fondi regionali di 1 milione e 300 mila euro circa, derivanti dall’ex PUC dell’Ospedale che l’ATER, da  costruire entro il 2018.

-Social housing’, realizzazione di appartamenti per dare risposte adeguate una fascia di popolazione costituita da famiglie o coppie del ceto medio, che non possono permettersi una casa a prezzo di mercato, ma che hanno un reddito troppo alto per accedere all’edilizia popolare. Il Social housing prevede la copresenza di target diversi di cittadini e in questo caso si destineranno alcuni appartamento per il Dopo di Noi e per i Progetti di Vita indipendente.

 

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021