L’architetto Gaetano Rossi, che prosegue l’illustre tradizione di famiglia nell’arte del bucchero, ha ricevuto nei giorni scorsi un importante riconoscimento in Portogallo. “Vortice reciso” è il titolo dell’opera con cui Rossi si è aggiudicato il secondo posto alla XIII Biennale Internazionale d’Arte Ceramica di Aveiro. Il fine dell’attuale edizione era quello di favorire le produzioni artistiche contemporanee, attraverso la sperimentazione e la creatività, così da incentivare nuove tendenze ceramiche. Il sindaco Filippo Mario Stirati si congratula per l’importante riconoscimento internazionale che sancisce il valore dell’opera personale, inserita nella migliore storia manifatturiera eugubina. « Giungano a nome personale e dell’intera amministrazione – si legge nella nosta inviata all’architetto Rossi – i sensi di profondo compiacimento per un premio di cui è orgogliosa la città intera. E’ un plauso che si ascrive nella storia della famiglia Rossi, di cui Lei è oggi il valente prosecutore e innovatore, ma è anche vanto per Gubbio e per il ruolo che l’arte ceramica, nelle sue varie declinazioni e fortune, ha avuto in passato e che tutt’ora ricopre nel mondo. In particolare il bucchero ha rivestito un’attrattiva particolare e un apprezzamento unanimi. Il laboratorio rappresenta una tradizione di famiglia, che ha visto impegnato Antonio Maria, per tutti “Totino” e, alla sua scomparsa, la moglie Assunta Monacelli e oggi vede Lei a rinnovare forme e linguaggi, attestando una qualità che è garanzia della migliore tradizione artigiana ». Le opere ammesse al concorso erano 196 provenienti da artisti di 20 paesi (Belgio, Spagna, Italia, Brasile, Stati Uniti, Slovenia, Regno Unito, Germania, Turchia, Cina, Taiwan, Ucraina, Austria, Romania, Sud Africa, Egitto, Ungheria, Corea del Sud , Argentina e ovviamente Portogallo). Le realizzazioni d’arte selezionate sono in mostra fino al prossimo 4 dicembre nel Museo di Aveiro di Santa Joana, mentre le tre vincitrici, compresa dunque l’opera“Vortice reciso” rimarranno di proprietà del Museo e faranno parte della collezione stabile.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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