CORDOGLIO DEL SINDACO STIRATI PER SCOMPARSA DELL’ARTISTA CERAMISTA ENRICO ‘CHICO’ MANCINI

14/06/2018

Il sindaco Filippo Mario Stirati esprime profonda commozione e sentito cordoglio per la scomparsa del ceramista Enrico Mancini, per tutti ‘Chico’, nato nel 1942 a Gubbio,  molto conosciuto in città e non solo,  per la estrosa personalità e per l’indubbia vena artistica.  « Mi legava a Chico un’amicizia di vecchia data stretta nei tempi degli anni giovanili  – ricorda il sindaco Stirati  –  e via via proseguita, pur nel diversificarsi di scelte di vita e di impegni personali.  Formatosi alla ‘bottega’  di Aldo Ajò,  dove si incontravano  tanti allievi e grandi nomi della cultura, Chico  era diventato uno dei prediletti. Una frequentazione che  è  proseguita  durante gli  anni  in cui ha frequentato  l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.  Mancini ha poi trovato, a circa trent’anni,  la sua strada autonoma coltivando una passione che non lo abbandonerà mai  e inizia una produzione  artistica a tratti  discontinua ma di grande pregio.  Rappresentava l’incarnazione delle spirito eugubino  ‘sammartinaro’ più puro, estroso, allegro e socievole ma anche umbratile e incline a cupezze. Mancherà a tutti la simpatia e la sua arte, che resta comunque testimoniata dalle sue opere che si trovano in luoghi pubblici e in collezioni private ».  Enrico Mancini  inizia a frequentare l’atelier  di Aldo Ajò  a soli 14 anni, nel tempo libero dalla scuola, attratto come altri  dalla personalità e dall’opera di questo pittore, grafico e  ceramista tra i maggiori del XX secolo. Nella sua casa  in via della Ripa, sono passati scrittori  quali Carlo Betocchi, Luciano Folgore, Maria Luisa Spaziani e Giuseppe Ungaretti, artisti come  Leoncillo e Jean Fautrier, intellettuali come Aldo Capitini e Carlo Carretto.  Di Ajò lo attraggono  le opere realizzate intorno agli anni ‘60-70, ritrovandosi nel modo materico di trattare l’argilla come metafora di un profondo amore per la natura e per il paesaggio, che Mancini proseguirà con la sua inclinazione e sensibilità, dove gli esseri umani vivono in simbiosi,  in tutt’uno con la manipolazione plastica.

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021