Verrà inaugurata venerdì 8 dicembre alle ore 17 presso il palazzo del Bargello la mostra “Emozioni feline”, della pittrice Luisa Conte, alla presenza dell’artista, e resterà aperta al pubblico fino al 2 gennaio 2018. L’esposizione, promossa dall’associazione culturale ‘La Medusa’ e patrocinata dal Comune di Gubbio, è un omaggio incondizionato al felino domestico per eccellenza, il gatto, e Luisa Conte testimonia, con il suo linguaggio pittorico, l’amore per questo animale che si perde agli albori delle prime civiltà. Ad esempio, per gli egizi, i gatti assunsero un valore divino, basti pensare alla dea Bastet, dalle senbianze feline. Con l’avvento della pittura cosiddetta moderna è facilmente riscontrabile la presenza del gatto nei dipinti degli artisti, soprattutto quelli di stampo religioso. Ne sono esempio le diverse madonne, talvolta rinominate “della gatta” per via della presenza del felino. Una gatta che non sempre è il soggetto protagonista del quadro o è ben visibile nella composizione, ma che, per via di un particolare atteggiamento o di una particolare curiosità trasmessa, diviene il punto d’attenzione. Nata a Rivoli in provincia di Torino, dove tutt’ora risiede, Luisa Conte ha studiato pittura sotto la guida di insegnanti privati ed ha esposto in molte mostre personali e collettive, in luoghi prestigiosi in Italia e all’estero. Nel 2007 è stata selezionata dall’Ambasciata di Costa Rica presso il Quirinale e dal Museo di Arte Contemporanea Italiana in America per l’inserimento di una sua opera nel catalogo presentato alla 52 Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia, presso l’Ateneo Veneto. Ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti sia in Italia che all’estero, dove recentemente le è stato assegnato il premio della giuria al concorso internazionale “Città di Tokio”. « Luisa Conte nutre i suoi quadri di un immaginario fiabesco e gioiosamente infantile, nei quali le immagini di animali domestici e non, di gatti e cani, ma anche di cigni, pesci, tigri, animali selvatici, cavalli e delfini, divengono i protagonisti di un mondo che non ha più bisogno di rappresentare se stesso in termini di tensione o di dramma, ma che si dissolve nel regno di un’eterna “domenica dell’immaginario” – cita il critico Vittorio Sgarbi – dove l’idillio è portato volutamente all’estremo e la svenevolezza tradizionalmente riconducibile al femminile è orgogliosamente e lucidamente rivendicata in netto contrasto con la temperie più cupa e drammatica di un sistema dell’arte che tende da sempre ad escluderla e a negarla ». Le sue opere sono custodite in Musei e collezioni private. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa ASSOCIAZIONE CULTURALE LA MEDUSA
– info@museogubbio.it , telefono 075 9220904.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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