E’ stato siglato ieri a Roma il protocollo d’intesa tra 25 Comuni di diverse Regioni d’Italia, uniti dalle manifestazioni legate alle ‘Passioni di Cristo’, con le varie celebrazioni della Settimana santa e in particolare per Gubbio con la ‘Processione del Cristo Morto’. La finalità è quella di ottenere il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’ Umanità Unesco. Erano presenti oltre al sindaco, il responsabile del settore Cultura Matteo Morelli, mentre la ‘Confraternita di Santa Croce della Foce’ era rappresentata da Luca Minelli e Alessandro Angeletti. « Il protocollo d’ intesa, sottoscritto d’intesa con l’associazione ‘Euro passione per l’ Italia’ – commenta in una nota il sindaco di Gubbio – andrà a implementare il dossier per la proposta di Candidatura al Riconoscimento del Patrimonio Immateriale dell’ Umanità dell’ Unesco, così come da indirizzo del responsabile tecnico -scientifico del progetto, Patrizia Nardi, la stessa che sta seguendo costantemente e con positivi riscontri il riconoscimento Unesco della Festa dei Ceri. Tra i sindaci che hanno firmato l’accordo, ci sono storici legami come quello con Cantiano, parte della nostra diocesi che è protagonista con la rappresentazione sacra della Turba che si tiene la sera del venerdì santo. Facciamo rete per rappresentare a livello nazionale e all’ estero un sistema di promozione comune, stringendo un rapporto di collaborazione per sviluppare azioni sinergiche destinate a valorizzare e promuovere il patrimonio storico, artistico e culturale dei Comuni coinvolti e in special modo le rappresentazioni sacre, oggetto del percorso di riconoscimento UNESCO. Nell’ambito delle iniziative volte al raggiungimento degli obiettivi, i Comuni si impegnano a promuovere azioni di comunicazione e conoscenza sulla specificità delle tradizioni della Settima Santa, affinché vengano tramandate alle giovani generazioni, in quanto veicolo e strumento di integrazione sociale e di crescita ». Hanno firmato l’ intesa, oltre a Gubbio per l’Umbria, tre Comuni delle Marche (Loreto, Apecchio, Cantiano), tre della Sicilia (Caltanissetta – scelta come città capofila, Cianciana, Trabia), tre della Sardegna (Sassari, Alghero, Castelsardo), tre della Puglia (Lizzano, Oria, Torre Santa Susanna), tre del Lazio (Nettuno, Maenza, Sezza), tre del Piemonte (Quarona, Romagnano Sesia, Sordevolo), due della Calabria (Sibari, Tiriolo), due della Basilicata (Barile, Oppido Lucano), due del Friuli-Venezia Giulia (Erto, Fagagna), uno della Toscana (Bagno a Ripoli), uno del Veneto (Pove del Grappa). Il protocollo ha durata triennale ed entro il 31 dicembre 2020 il Comune capofila di Caltanissetta chiederà conferma della rinnovata partecipazione di ogni singolo Comune.
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