IL 9 MARZO AL TEATRO COMUNALE “L. RONCONI” “LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO”

15/02/2017

Giovedì 9 marzo al Teatro ‘L. Ronconi’ andrà in scena lo spettacolo,  prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria insieme al Teatro Stabile di Catania, ‘LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO’,  dedicato alla figura umana e poetica di Alda Merini.  

« Si va in manicomio per imparare a morire», scriveva la Merini  in uno dei suoi aforismi più famosi.  E invece “la poetessa dei navigli” amava la vita e amava l’amore. Questo intenso atto unico di Claudio Fava, vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica. Ma il testo è altresì una denuncia civile contro i trattamenti subiti da chi, proprio come Alda Merini, ha conosciuto la discesa agli inferi nei manicomi prima della Riforma Basaglia del 1978.  La regia è di Alessandro Gassmann, come anche l’ideazione scenica, realizzata con la collaborazione di Alessandro Chiti. Protagonista una straordinaria Anna Foglietta che per questo spettacolo si è aggiudicata il premio Le maschere del teatro come “Migliore attrice protagonista”. Il nutrito cast è formato anche da Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio, dal 26 febbraio in poi Olga Rossi verrà sostituita da Caterina Fiocchetti.  «Conoscevo Claudio Fava, la sua storia, la sua sensibilità, il suo impegno politico e sociale; – racconta Gassmann – conoscevo la storia del padre Giuseppe, vittima della mafia, una delle piaghe più dilanianti del nostro paese. Conoscevo Alda Merini, “la poetessa dei navigli”, la drammaticità della sua esistenza; anch’io, come tanti, mi sono emozionato e commosso nel sentirla leggere i suoi appassionati versi. Dopo aver letto il testo di Claudio, ritratto giovanile, intimo e struggente della grande poetessa, ho avvertito immediatamente la necessità, direi l’urgenza, di metterlo in scena. Un testo che si sviluppa all’interno di un ospedale psichiatrico e che ripercorre la drammatica esperienza della Merini. Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo. Erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata. È in questa particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma soprattutto è il luogo dove nasce un’appassionante storia d’amore fra lei e un giovane paziente».  La drammaturgia di Claudio Fava scorre per un’ora e venti minuti senza interruzione, sonda gli abissi della mente di Alda Merini, il suo rapporto con i compagni di degenza, la nostalgia per la famiglia e le figlie, rivela il suo senso profondo della maternità, la sua fede religiosa, la capacità di resistere alla cattività forzata del manicomio, l’aspirazione profonda alla libertà del corpo e della mente.

«A dare voce e volto a questa grande poetessa italiana – sottolinea ancora Alessandro Gassmann – è Anna Foglietta, bravissima attrice che interpreta una giovane Alda Merini in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature; in questo lavoro sono convinto saprà emozionare il pubblico, certamente composto per la gran parte da giovani che oggi più che mai hanno un forte desiderio di poesia. Accanto a me un gruppo collaudato di collaboratori, tra cui mi preme ricordare le toccanti sonorità di Pivio e Aldo De Scalzi, che ci consegnano un’originale partitura musicale, struggente colonna sonora di questa affascinante storia.».   E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

 

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021