Oggi, 20 novembre, celebriamo la Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Sono passati 30 anni dall’adozione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991, che per la prima volta ha riconosciuto le bambine e i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. È grazie all’adozione e ratifica di questo documento che in quasi tutti i Paesi del mondo i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati. Infanzia ed adolescenza rappresentano fasi della vita di fondamentale importanza, dalle quali dipende la formazione dell’identità personale e sociale di ogni individuo. Molti progressi sono stati fatti negli ultimi decenni a favore di una sempre maggiore attenzione ed ascolto delle esigenze e dei bisogni di bambini ed adolescenti.
Tuttavia ancora oggi, nel mondo, 1 bambino su 5 vive in aree di conflitto e almeno 27 milioni di minori, sfollati a causa della guerra, non possono più andare a scuola; più di 1 miliardo di bambini vive in contesti di povertà e altrettanti sono i bambini colpiti dalla fame. Altra condizione di interruzione di diritti e di infanzia negata, riguarda tantissime bambine in tutto il mondo vittime di discriminazioni di genere: ad oggi, 120 milioni di ragazze in tutto il mondo, 1 su 10, sono state vittima di stupro o di altri atti sessuali forzati e tra i minori costretti a entrare nei gruppi armati quasi 1 su 3 è una bambina.
Povertà, negazione di opportunità e violenze riguardano anche i minori nel nostro Paese. In Italia, infatti, oggi più di 1,2 milioni di bambini e ragazzi vivono in povertà assoluta, senza il necessario per condurre una vita accettabile e con gravissime ripercussioni sul loro futuro, anche in conseguenza delle gravi privazioni in termini di opportunità educative, un numero triplicato negli ultimi dieci anni.
Una delle violenze silenziose che moltissime bambine e bambini sono costretti a subire nel nostro Paese, con effetti devastanti anche a lungo termine sul loro sviluppo, è quella della violenza assistita: in soli cinque anni quasi 500 mila minori hanno assistito a violenza tra le mura domestiche nei confronti delle loro mamme.
È dunque fondamentale diffondere una cultura della protezione attenta ai diritti dei bambini e dei ragazzi e che coinvolga tutte le istituzioni a partire dai comuni al fine di raggiungere quell’obiettivo fondamentale di considerare le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, cittadini del presente e non del futuro, che da subito esprimono bisogni e istanze, alla pari degli adulti.
Per l’occasione, oltre alle varie iniziative che si svolgeranno nel territorio, l’Amministrazione comunale, insieme ad oltre 200 comuni, ha deciso di aderire all’iniziativa GO BLUE promossa da Unicef e Miur, illuminando di blu Piazza San Giovanni. Una “petizione visiva” per ribadire convintamente l’impegno della nostra Amministrazione nel promuovere l’importanza della Convenzione e dei diritti in essa sanciti.
L’ ASSESSORE
Simona Minelli
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