PRESENTAZIONE SAGGIO DI ALVARO STANDARDI “ALBERO E CITTÀ, OVVERO, LA NATURA IN TRINCEA”

19/03/2019

Con il patrocinio del Comune, nella sala del Refettorio della Biblioteca Sperelliana,   sabato  23 marzo  alle ore 17.30, verrà presentato il saggio di Alvaro Standardi, dal titolo “ALBERO E CITTÀ, OVVERO, LA NATURA IN TRINCEA”, edito da Albatros.  Questo manuale, che vede i contributi  di Daniela Costantini e Isabella Ceccarelli e i disegni di Renato Mores,  getta uno sguardo nuovo sul ruolo dell’albero nella vita dell’uomo e lo mette al centro delle relazioni con l’ambiente cittadino, in un momento particolare come questo,  con attenzioni mondiali sui temi dell’ecologia e dei rischi climatici del pianeta.  Un percorso quindi nel verde cittadino, dove l’autore vede  l’albero come se fosse in trincea e  vivesse in modo faticoso accanto all’uomo, riuscendo anche a dare  delle prospettive diverse,  per osservare la natura. “Anche se viene condivisa la necessità della presenza degli alberi nella città – spiega Standarsi –  non sembra che il cittadino moderno sia consapevole delle funzioni che esso svolge in questo contesto; o meglio, forse le ha dimenticate a seguito della precipitosa e disordinata fuga dalle campagne. L’ecologia in questo nostro secolo è un tema fondamentale e deve assolutamente diventare uno stile di vita. Ma affinché avvenga questo, bisogna prima di tutto comprendere e capire i meccanismi vitali che regolano l’intero nostro pianeta ”. Ospite nei giorni scorsi della  trasmissione GEO  di Sveva Sagramola, l’autore, da tecnico, vuole dare informazioni specifiche su questo gigante della natura e propone un approccio nuovo nei confronti dell’albero.  Alvaro Standardi è stato docente presso la facoltà di Agraria all’Univerità degli studi di Perugia. Il suo destino era quello di diventare agricoltore, ma poi, indirizza i suoi studi verso la parte della natura rappresentata dall’albero, spinto in modo particolare dai ricordi d’infanzia. Passione e studio, tra Belgio, USA e Italia, hanno portato Standardi  a clonare l’albero negli anni ’80.  Dopo una vita passata nel mondo scientifico, ha sentito la necessità di usare un linguaggio accessibile a tutti, per comunicare i risultati delle sue ricerche e riflessioni. 

 

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021