PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BIANCARELLI: IL COMUNE NON E’ IN DISSESTO

19/03/2018

Il  presidente  del Consiglio Comunale Giuseppe Biancarelli interviene con una nota di precisazione sulla situazione finanziaria del Comune e sul Bilancio di previsione,  che sarà oggetto di confronto nel Consiglio comunale di domani:  « Non possono esserci dubbi sulla situazione di dissesto o meno di un Comune. Il dissesto consiste in una conclamata ed accertata patologia economica e finanziaria assai grave che si ha quando l’Ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili oppure nel caso in cui non può far fronte al pagamento dei debiti. Determinare oggettivamente la situazione di dissesto, operazione tra l’altro di estrema complessità, è un compito che non può essere attribuito a troppo libere opinioni e neppure alla dialettica maggioranza/opposizione; né può parlarsi, arbitrariamente, di balletto di cifre. Secondo la normativa esso viene stabilito da una ben chiara e stringente procedura e comporta gravose conseguenze per l’Ente e per i cittadini.  A seguito delle note problematiche di finanza pubblica generale, molti Enti locali in Italia versano in tale situazione alla quale non sfuggono neanche importanti Comuni umbri come Terni, Spoleto, Orvieto, in dissesto oppure obbligati ad imponenti misure di riequilibrio dei conti. Non è il caso del Comune di Gubbio come si evince, in particolare, dalla “Tabella dei parametri di deficitarietà” allegata al bilancio di previsione 2018 e munita di tutti i pareri tecnici e di revisione indipendente prescritti. Nello specifico, la tabella individua ben dieci parametri dai quali desumere lo stato di dissesto che, per il Comune di Gubbio, risultano tutti negativi.  In vista della riunione del Consiglio comunale di domani, convocata per la trattazione del bilancio previsionale, queste precisazioni sono necessarie dopo la diffusione, avvenuta pochi giorni prima delle elezioni del 4 marzo, dell’ultimo numero del periodico “15giorniGubbio” il quale, nella copertina e nei servizi che la corredano, scrive di <<bilancio “artefatto”>>, <<Comune di Gubbio che è sull’orlo del dissesto finanziario>>, <<situazione debitoria spaventosa. Se fosse un’azienda normale, avrebbe già portato i libri in tribunale per la procedura di fallimento>>, <<Poste attive fittizie. Alle casse comunali mancano parecchi soldi, che soltanto apparendo fittiziamente quali poste attive evitano il dissesto>>. Senza contraddittorio, il periodico contiene, inoltre, un’intervista su tematiche connesse al rappresentante consiliare del centrodestra il quale, peraltro, non si pronuncia sull’esistenza o meno del dissesto. Essendo le parole molto importanti, la presente nota è redatta al fine di evitare il comprensibile disorientamento della pubblica opinione che titoli ed articoli possono ingenerare e per garantire la massima serenità di giudizio e l’assoluta autonomia dell’assemblea cittadina chiamata ad esprimersi sui conti del Comune. La Prima Commissione del Consiglio comunale, nel corso di diverse riunioni tenutesi nei giorni scorsi, ha svolto le sue funzioni istruttorie sulla proposta di bilancio esprimendo un parere conclusivo senza che, in nessuna fase dei suoi lavori, emergessero le problematiche segnalate. Semmai, le criticità riguardano i ben noti vincoli imposti ai Comuni nella gestione, la scarsità di risorse determinata dalla crisi e, in talune circostanze, il pesante fardello ereditato. Resta ovviamente aperto il legittimo confronto delle forze politiche oscillante tra due poli dialettici contrapposti riassumibili nel binomio “abbiamo fatto il meglio possibile” e “si poteva fare molto meglio”. In generale, le sentenze che dichiarano il dissesto, specialmente quando esse siano infondate, non si pronunciano sui giornali o sui social ma all’interno delle Istituzioni ». 

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21/12/2021