L’iniziativa dal titolo “Hilariter sulle spalle, nel cuore”, nasce da un gruppo spontaneo di ceraioli appartenenti a tutti i tre Ceri, che si sono ritrovati in alcuni incontri svolti presso la Biblioteca Comunale, confrontandosi in maniera semplice, libera e spontanea, su alcuni temi fondanti la Festa.
Dopo quello dello scorso 4 Marzo in Basilica, il gruppo sta organizzando un nuovo appuntamento, che si terrà Lunedì 1 Maggio ore 21:00 presso il Salone di Palazzo Ducale alla presenza del Prof. Paolo Belardi, docente universitario e presidente dell’accademia delle belle arti di Perugia. “Quant’en belli!”, cosa nasconde questa perla di saggezza popolare? Perché ci sfugge, involontariamente, ogni 15 maggio? Da chi è perché, allora, furono così pensati, progettati e realizzati? E quando? Sono domande che non hanno, crediamo, una risposta certa e definitiva, ma che contribuiscono ad alimentare il mistero, il segreto dei Ceri. Una cosa è certa. Da quasi novecento anni gli eugubini rincorrono il loro patrono, alternandosi, da spalla a spalla, da generazione in generazione, sotto le stanghe delle barelle, sotto il peso dei ceri. E lo fanno, per di più, alternando palpiti di sentita partecipazione spirituale a momenti profani, terreni, materiali. Anche in questo, forse soprattutto in questo, sta la bellezza della nostra festa, dove si ritrovano le gesta, le virtù, la spiritualità, la civiltà del popolo di Gubbio. I ceri tra sacro e profano. Siamo partiti da questi spunti per due appuntamenti dedicati alla bellezza dei Ceri: uno con un taglio spirituale, tenuto da suor Agnese Ceccarelli, perché per guardarli bene, i Ceri, bisogna sempre alzare lo sguardo, puntare verso il cielo; l’altro, il prossimo 1 maggio, con un taglio prettamente storico ed estetico, perché il Prof. Paolo Belardi ci porterà dritti dritti alle origini presunte della loro forma e al rilancio del culto ubaldiano voluto e sostenuto dai Montefeltro alla metà del Quattrocento.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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