RECORD PER MENSILE ‘ARCHEO’ CON SPECIALE ‘GUBBIO ROMANA’ E ‘IL MOSAICO DEL LEONE RUGGENTE’ VENDUTO NEL ‘700 DAI CONTI GABRIELLI A UN NOBILE INGLESE

14/09/2017

Sta andando letteralmente a ruba nelle edicole  cittadine  la rivista mensile ‘ARCHEO’ della De Agostini,  che ospita nel numero di settembre uno speciale ‘GUBBIO ROMANA’, presentata nei giorni scorsi  nella Biblioteca Sperelliana,  a cura  di Comune,  associazione ‘Festival del Medioevo’,  Lions Club e  Fondazione ‘Mazzatinti’.   « Siamo compiaciuti di questa ulteriore vetrina promozionale  per la città e il territorio  – commenta il sindaco Filippo Mario Stirati  – che  ci aiuta a sottolineare  a livello nazionale  la ricchezza di unicità e attrattive, davvero straordinaria per varietà e pregio, in moltissimi campi e aspetti.   Sono risultati che non vengono a caso  ma grazie anche all’impegno e alla volontà  dell’amministrazione di valorizzare  la città e le sue innumerevoli potenzialità, oltre  alla  bravura e competenza di Federico Fioravanti,  di cui continuamo ad assicurarci la collaborazione » .  Arricchite di corredo fotografico,  in 22 pagine  a firma del giornalista  Fioravanti, ideatore fra l’altro del ‘Festival del Medioevo’  giunto alla III.a edizione e in programma dal 27 settembre al 1 ottobre,  si offre al lettore un approfondito dossier sulle meraviglie della città umbra, che si alleò con Roma e conobbe un passato di fasti e privilegi, testimoniato da palazzi  di pregio e grandi monumenti,  primo fra tutti il maestoso Teatro Romano. Proprio nell’area che circonda l’edificio – si racconta con dovizia di particolari nell’articolo – durante gli scavi effettuati dopo la metà del Cinquecento dai nobili Gabrielli,  allora proprietari dei tereni, fu rinvenuto un capolavoro assoluto definito il ‘mosaico antico del miglior secolo de’ Romani’.  Un leone ruggente abbatte un leopardo sulla riva di un fiume e lo blocca con le possenti zampe:  è  l’immagine dell’opera  che sembra risalire al II secolo a. C., gioiello  di raffinata concezione e mirabile esecuzione.  La quadrata raffigurazione  musiva, di 88 x 87,5 centimetri, ottenuta con minuscole tessere policrome, si trova attualmente a Leicester, in Inghilterra, nella sontuosa residenza privata di Holkham Hall, e troneggia sopra un camino  della biblioteca. Come è finito lì?  Ce lo spiega  sempre Fioravanti, ricostruendo gli avvenimenti.  Il proprietario  Girolamo Gabrielli, giurista affermato e molto considerato dai pontefici Gregorio XIII e Sisto V, trasferì l’emblema a Roma, presso uno dei palazzi di famiglia. Successivamente,  il giovane e ricchissimo gentleman  collezionista Thomas  William Coke lo acquistò, pagandolo  probabilmente una fortuna e portandolo nella residenza nobiliare, insieme ad altre meraviglie.  Nel  mensile si passano  in rassegna anche altri  aspetti mirati di Gubbio romana: la  “città sommersa” della Guastuglia, l’Antiquarium e la Domus di Scilla, il  Teatro Romano, il Mausoleo di Pomponio Grecino, le dieci necropoli cittadine e i quattro leggendari santuari costruiti ai confini del territorio dell’antica Iguvium.  Scopo della rivista ‘Archeo’ è  far  “conoscere le origini della civiltà per comprendere l’uomo e la società di oggi”, con servizi, approfondimenti e le ultime notizie in ambito archeologico redatti in stile divulgativo. Gli articoli prima della pubblicazione vengono controllati da un Comitato Scientifico Internazionale composto da studiosi autorevoli, in modo da garantire l’attendibilità dei contenuti pubblicati.

Allegati

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
21/12/2021