Riceviamo e pubblichiamo – ‘CONOSCERE IL CAMMINO DI SANT’UBALDO’: UN NUOVO PROGETTO DEL ‘MAGGIO EUGUBINO’

28/02/2017

Sulla scia del successo riscosso da “Conoscere il Cammino di San Francesco”, l’associazione ‘Maggio Eugubino’ in collaborazione con la  ‘PiccolAccoglienza Gubbio’, promuove la realizzazione di un nuovo cammino dedicato a Sant’Ubaldo,  in programma  domenica 12 marzo dalla Basilica di Sant’Ubaldo e si concluderà nella località ‘ Troppola’.  Un cammino di 11 chilometri circa  che rappresenta un’ esperienza importante  per avvicinarsi ai grandi momenti della storia e della spiritualità, al fascino dell’ambiente  e al piacere di stare insieme!  Quota di partecipazione 18,00 euro, da versare entro venerdì 10 marzo.   Prenotazioni presso ‘Maggio Eugubino’, piazza Oderisi  6, tel. 075 9273912.    La prima tappa del sentiero  ‘Sulle tracce di Sant’Ubaldo in fuga’ e   ‘Sentiero Ubaldiano da Gubbio a Monte Nerone’, è collegata alla storia dell’anno 1126, quando  venne a mancare il vescovo Stefano.  I  perugini,  a cui era già nota la sua fama di uomo santo, decisero di nominare Ubaldo Baldassini, priore della canonica di Gubbio dei santi Giacomo e Mariano, come suo successore. Sicuramente tale nomina avrebbe stretto un legame indissolubile tra le due città rivali e il priore Ubaldo avrebbe intrapreso una carriera degna del suo rango nobiliare. Ma per l’umiltà del suo animo al sentir parlare di tali onori la reazione più naturale fu la fuga. Il biografo Tebaldo  la racconta così: ‘Hoc itaque fugiendi honoris exemplum bonus discipulus imitatus, cum cognovisset quod perusini de se disposuerant, oculte aufugit, et in heremo que inter ambas pares dicitur, per aliquantum se temporis occultavit’ (Deciso ad imitare, da discepolo fedele (di Cristo), questa esemplare fuga dagli onori, venuto a conoscenza di quanto i Perugini avevano deciso nei suoi confronti, fuggì segretamente e si nascose per qualche tempo in un eremo che veniva chiamato ‘fra le due parti’). ‘Inter ambas partes’, ovvero tra le due parti,  e qui la storia porta alle pendici di Monte Nerone sulle tracce del perduto eremo di San Bartolomeo di Vitoschio, anche detto ‘tra le due parti’, per via della divisione del feudo dei Brancaleoni in due parti tra quella della Carda e di Mondelacasa effettuato intorno all’anno 1000. Perduto perché nel 1781 un terribile terremoto ne disperse le rovine. In località Pian di Molino (PU) restano però due testimonianze oggetto di un culto fortemente sentito degno di quello eugubino, la chiesetta di Sant’Andrea de Salsis detta anche di Sant’Ubaldo e la grotta di sant’Ubaldo ed è questa la direzione della prima tappa. Ripercorrendo la strada che Ubaldo fece da Gubbio fino all’eremo, passando per Cantiano, per la Pieve di San Crescentino dove avvenne il miracolo del cieco, poi per Acquapartita a vedere l’impronta della mano del santo e giù per le porte del Rio Vitoschio dove il patrono confuso tra gli altri eremiti si nascose dagli onori.  E’ in programma un  nuovo progetto del  ‘Maggio Eugubino’, insieme ad  Elisabetta Carlino, alla PiccolAccoglienza ed  al  comune di Apecchio:  ripristinare e valorizzare il sentiero che porta ai luoghi ubaldiani del Nerone, con l’obiettivo di organizzare collaborazioni, eventi culturali collaterali al sentiero per valorizzare il territorio e le tradizioni.  

 

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021