Riceviamo e pubblichiamo – E’ APPRODATO IN SICILIA IL ROMANZO STORICO DI MARINELLI ANDREOLI ‘NEL SEGNO DEI PADRI’

04/10/2017

Prosegue il successo di pubblico e di critica  del romanzo storico  “Nel segno dei padri” di Giacomo Marinelli Andreoli, che è approdato anche in terra di Sicilia,  con la presentazione  venerdì scorso a Mirto, la cittadina del Messinese che ha dato i natali a una delle vittime dell’eccidio del 22 giugno 1944 a Gubbio, il vice brigadiere dei Carabinieri  Giovanni Zizolfi. Ad ospitare la presentazione del libro, è stata la Sala delle Capriate del Museo del costume e della moda siciliana, una realtà unica nel suo genere e non solo nel panorama regionale, che racconta attraverso i costumi originali dell’epoca, l’evoluzione della società locale dal ‘700 ad oggi. A fare gli onori di casa il sindaco di Mirto Maurizio Zingales, che insieme al vice sindaco Luigi Ialuna, ha fortemente voluto questo appuntamento coinvolgendo le scolaresche dell’istituto comprensivo di Longi, comune limitrofo, che raccoglie tutti i giovani di un vasto territorio di 8 comuni che si trova a cavallo tra il litorale di Capo d’Orlando e le colline del Parco dei Nèbrodi. Una sala gremita dunque ad ascoltare la storia di amicizia tra Guglielmina e Peter, raccontata anche attraverso le letture interpretate in modo coinvolgente da Donatella Inghilli’ e dagli intermezzi musicali di Chiara Paparone e Giorgio De Gaetano.  Significativo che anche gli stessi studenti abbiano partecipato alle letture di alcuni capitoli del libro, che è stato adottato come testo di narrativa storica dall’istituto comprensivo di Mirto, sotto la guida della professoressa  Anna Maria Brancatelli.

L’incontro ha visto gli interventi, oltre che dello stesso autore , anche della scrittrice Venera Torrisi Zizolfi, moglie del nipote del carabiniere siciliano giustiziato a Gubbio all’età di 23 anni, che ha anche letto un saluto inviato dalla presidente dell’associazione Famiglie 40 Martiri Laura Tomarelli. Venera Zizolfi, insieme al marito Alessandro, hanno partecipato lo scorso giugno alle celebrazioni a Gubbio accompagnando proprio la delegazione del comune di Mirto guidata da sindaco e vice sindaco, come appartenenti all’associazione Carabinieri.   « Questo libro e questa storia dovrebbero essere letti in tutte le scuole del nostro Paese, da nord a sud – ha auspicato la giornalista Anna Franchina, della Gazzetta del Sud, mentre il docente universitario dell’Ateneo di Palermo  Antonio Matasso, ha evidenziato la potenza di questa vicenda incastonata nel tragico scenario dell’occupazione ma anche la forte attualità del messaggio che dalla stessa emerge ». Infine,  dopo le domande degli studenti all’autore, è stato il poeta siciliano Emanuele Frisenda a chiudere l’incontro con una sua composizione in rima dedicata ai 40 Martiri. Una mattinata per molti versi memorabile che ha regalato ai giovani studenti di Mirto e dell’istituto comprensivo intitolato a Giovanni Zizolfi,  l’occasione di conoscere più da vicino la storia che ne ha visto il sacrificio. Per capire ancora meglio il legame tra questo personaggio – cui è stata dedicata recentemente anche una lapide al centro cittadino – e la sua comunità.

 

 

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21/12/2021