Il sindaco Filippo Mario Stirati interverrà giovedì 14 dicembre, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma, alla ‘PRESENTAZIONE DELL’INDAGINE ANCSA-CRESME SUI CENTRI STORICI ITALIANI’, dove si parlerà anche del futuro del Paese. E’ la prima indagine conoscitiva sui centri storici dei 109 capoluoghi di provincia italiani, realizzata da ANCSA – Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici con la collaborazione di CRESME. ANCSA, di cui Gubbio riveste, insieme a Bergamo, la vice presidenza nazionale, ha realizzato questa indagine come primo significativo passo per la costituzione di un Osservatorio sui centri storici italiani dal quale trarre dati e informazioni quantitative e oggettive per meglio calibrare la proposta di nuove politiche urbane. « C’è allarme per i centri storici a rischio del patrimonio urbano e della tenuta sociale – sottolinea il sindaco Stirati – e le istituzioni devono attivarsi immediatamente per attuare misure concrete. Anche se Gubbio non ha problemi di emergenza come altre città d’Italia, presenta una tenuta abitativa e attività economiche, commerciali e ricettive all’interno delle mura, non possiamo ignorare il problema e tra le priorità di governo abbiamo posto in primo piano, come indicato anche nello Statuto della Regione Umbria, la qualificazione e la valorizzazione dell’ambiente urbano, favorendo il recupero e la rivitalizzazione del centro storico, con un riequilibrio territoriale adeguato. Questo viene perseguito attraverso strumenti innovativi, come il QSV – Quadro Strategico di Valorizzazione, che abbiamo approvato appena insediati, orientato specificamente alla rivitalizzazione del vasto patrimonio culturale, di qualità urbana, di attività economiche e sociali. Del resto, la salvaguardia dei centri storici non riguarda solo la conservazione dei grandi monumenti, ma richiede soprattutto equilibrio tra gli usi, la protezione del tessuto minore e degli spazi pubblici, e il mantenimento dell’equilibrio sociale ». Dai dati che verranno illustrati a Roma emerge, ad esempio, che il 52% delle abitazioni nel centro storico di Frosinone è vuoto, a Ragusa è il 42%, mentre a Lecco il 42,2% delle abitazioni è occupato da non residenti. Nella Città Vecchia di Taranto un edificio su tre è inutilizzato, nel centro storico di Caltanissetta un edificio su cinque è inutilizzato, ad Agrigento, Benevento, Vibo Valentia, Trapani sono uno su dieci. In molte città del nord gli edifici inutilizzati hanno valori infinitesimali: 0,1% a Firenze, 0,2% a Siena. In questo quadro di difficoltà va segnalato il fondamentale ruolo economico che i centri storici, fin dagli anni 2000, stanno svolgendo nel Paese, come ci mostra chiaramente la ricerca: nello 0,06% del territorio italiano vive il 2,5% della popolazione e si trova l?8,4% degli addetti e soprattutto il 14,5% degli addetti ai servizi pubblici, il 14,0% dei servizi di produzione; il 13,4% delle attività ricettive. Alla presentazione intervengono, tra gli altri, insieme al sindaco di Gubbio Stirati e ad altri sindaci come Ilaria Caprioglio (Savona), Giorgio Gori (Bergamo), Mario Occhiuto (Cosenza), Leoluca Orlando (Palermo), Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Sesa Amici Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio; Flavia Piccoli Nardelli Presidente Commissione Cultura Scienza e Istruzione Camera Deputati; Ermete Realacci Presidente Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici Camera Deputati; Antonio Decaro nella doppia veste di Sindaco di Bari e di Presidente ANCI; Francesco Bandarin Presidente ANCSA e Direttore Generale aggiunto per la Cultura dell’UNESCO e Lorenzo Bellicini Direttore CRESME. Duratne la giornata, verrà sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e ANCSA.
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