Il sindaco Filippo Mario Stirati ha convocato d’urgenza nella giornata di ieri una prima riunione, presso la sede del Comune, per un approfondimento della situazione del canile comprensoriale di Gubbio, per verificarne la funzionalità e le criticità, dare risposte alla popolazione nonché confutare accuse generiche e ingiustificate che, al di là dei singoli casi sicuramente da valutare, hanno coinvolto in questo periodo in maniera denigratoria tutta la struttura e il personale che, a vario titolo, vi lavora. Ricordiamo che il canile di Ferratelle è comprensoriale e in esso affluiscono i cani di altri 4 Comuni della fascia, oltre che quelli di Gubbio, ed è gestito in convenzione dalla Comunità montana ‘Alta Umbria’, con la parte sanitaria di competenza della USL Umbria 1. Erano presenti, oltre al sindaco Stirati e al dirigente comunale Raffaele Santini, i sindaci di Sigillo Riccardo Coletti e di Scheggia Pascelupo Fabio Vergari (assenti giustificati i sindaci di Costacciaro e Fossato di Vico), nonché Mauro Severini commissario liquidatore della Comunità montana ‘Alta Umbria’ accompagnato da Emilio Bellucci e, infine, Gianni Pauselli dirigente veterinario dell’Usl Umbria 1. « Abbiamo voluto aprire un tavolo di confronto sulla questione del canile – spiega il sindaco Stirati a nome degli intervenuti – che nei prossimi giorni verrà allargata ad altri soggetti e alle associazioni di volontariato che ruotano intorno alla struttura. Dopo aver partecipato all’iniziativa di sensibilizzazione dei giorni scorsi, promossa da ‘Animal Mind Italia’, ‘Enpa Gubbio’ e ‘Gentle Team’, a seguito della quale sono emersi alcuni casi di cani con problemi specifici dati in adozione, stiamo valutando la funzionalità complessiva del canile, sia in termini strutturali che logistici, con i dati alla mano, come siamo abituati a fare in qualità di amministratori responsabili della cosa pubblica e del buon andamento della vita cittadina. Siamo ben consapevoli di alcune lacune e criticità esistenti, a partire dalla struttura degli anni ’60/’70 decorosa ma ovviamente migliorabile, e ci stiamo impegnando in tal senso. I fondi ordinari che vengono destinati al canile sono circa 97 mila euro l’anno, provenienti per la maggior parte dal bilancio del Comune di Gubbio: circa 75 mila euro. L’azione di gestione svolta in sinergia con ‘Enpa’, la collaborazione di altri soggetti come ‘Animal mind’ e varie forme di volontariato, è costante, così come la struttura è periodicamente controllata da autorità preposte quali NAS, Guardie Forestali, controlli sanitari che riconoscono il canile di Gubbio come uno dei migliori esistenti in Umbria, limitandosi a indicare alcuni interventi migliorativi. Complessivamente, nel 2017, la struttura con la collaborazione pubblico-privata ha portato all’adozione di 129 cani, a fronte di 135 ingressi che sono stati accalappiati senza microcip, mentre diversi sono stati riconosciuti e riaffidati ai legittimi proprietari. In questi giorni si stanno moltiplicando le richieste di affido, probabilmente anche a seguito dei riflettori mediatici che si sono accesi, e questo è sicuramente positivo. Anche se rispetto al numero complessivo di abitanti dei Comuni interessati, il dato non è allarmante occorre insistere in un’opera di prevenzione per combattere gli abbandoni e intensificare le adozioni, anche dei cani più anziani che sicuramente presentano problematiche sanitarie significative legate anche alla lunga degenza nel canile. Che, lo ricordiamo ancora una volta, dovrebbe essere soltanto una fase momentanea nella vita del cane e tutti gli sforzi debbono puntare al maggior numero possibile di adozioni. Ci impegneremo su questo e anche su azioni di sensibilizzazione, affinchè si percepisca che la vita di questi nostri ‘amici a quattro zampe’ non è un peso o un problema ma un arricchimento del nostro vivere sociale, nel rispetto delle antiche tradizioni che ci legano a memorie di civiltà e di carità, verso tutte le creature. Le condizioni di vita, dai cuccioli ai più anziani ‘ospiti’, debbono essere tutelate al meglio, dal punto di vista igienico a quello alimentare a quello sanitario. Chiederemo una maggiore collaborazione per una mobilitazione più capillare, dalle scuole per l’impegno dei giovani alla richiesta di una consapevolezza più generosa da parte di operatori del settore, e già alcune proposte stanno emergendo da più parti. Come Comune di Gubbio, stiamo prevedendo stanziamenti in bilancio per alcuni interventi, come la costruzione di un pozzo d’acqua autonomo e di un ambulatorio medico. Siamo aperti al confronto positivo su qualsiasi tipo di proposta, costruttiva e utile alla collettività e al benessere dei cani stessi. Non possiamo accettare però attacchi offensivi e indiscriminati che denigrano il lavoro di chi quotidianamente si impegna per migliorare le condizioni della struttura e raggiungere obiettivi importanti ». Per quanti vogliano avere informazioni o sono disponibili ad adozioni o donazioni, rivolgersi al Canile in località Ferratelle, telefono 075 9274963.
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