SINDACO STIRATI INTERVIENE SU QUESTIONE CANILE: ABBASSARE I TONI E RISTABILIRE IL SENSO DI RESPONSABILITA’ AVENDO COME OBIETTIVO PRIMARIO IL BENESSERE DEI CANI

09/04/2018

 

Il sindaco Filippo Mario Stirati  torna  a  intervenire  sulla questione del canile comprensoriale di Gubbio, alla  luce delle polemiche  accese in questi giorni e che hanno trovato ampia diffusione sul web:  « In questi giorni si è nuovamente alzato un polverone mediatico, in particolare sui social, in merito ad alcune vicende legate al canile comprensoriale di  Ferratelle, che come  è noto è di proprietà comunale ma affidato in convenzione alla Comunità montana ‘Alta Umbria’. L’invito che mi sento di rivolgere a tutti è quello di abbassare i toni e riportare la centralità dell’interesse sul benessere dei cani, che deve essere l’obiettivo primario di enti, istituzioni, associazioni animaliste, privati. Nella confusione generale e nel dilagare ‘virale’ di  accuse indiscriminate lanciate contro chiunque,  ogni verità si confonde e si richia di non avere chiari ruoli,  responsabilità,  impegni  di ciascuno.   Scatenare  polemiche indiscriminate, inoltre,   fornisce materia per azioni di sciacallaggio politico, come  si  sta verificando e non certo per contribuire a dirimere le questioni ma solo per agitare le acque, secondo la logica che spesso vediamo in azione del  ‘tanto peggio, tanto meglio’…  Tornando ai fatti,  come Comune e io personalmente,  mi sono interessato e mi sto interessanto alle  vicende della struttura per la quale siamo impegnati, al di là della quota parte annuale della gestione di 75 mila euro a cui si aggiungono i contributi degli altri Comuni per arrivare  a circa 100 mila euro,  per  realizzare alcuni interventi richiesti migliorativi per circa 30 mila euro: un pozzo per abbattere i costi di utenza annuale, un nuovo ambulatorio medico e altre migliorie.  Mi sento anche di sottolineare che il canile di Gubbio persegue una politica di adozioni, come giustamente deve essere,  tra  le più proficue e virtuose dell’Umbria,  a differenza di altre strutture dove esistono in stallo centinaia e centinaia di cani.  Dunque, non mi sembra che si stanno ostacolando le adozioni.   Fondamentale  l’apertura e l’apporto delle associazioni  animaliste, con alcune delle quali esiste una convenzione, mentre con altre stiamo lavorando per stabilire collaborazioni  virtuose.  E’ chiaro però  che esistono regole alle quali attenersi e da rispettare, eventualmente da cambiare se sono troppo burocratiche o rigide,  ma indispensabili per non creare conflitti tra soggetti pure animati dalle migliori intenzioni.   Non si può pensare di sostituirsi al soggetto gestore  che ovviamente  deve rendere conto del proprio operato,  e non si può operare in una  situazione anarchica in cui ciascuno pensa di poter fare qualunque cosa. L’obiettivo, lo ripeto, è comunque il benessere  dei cani e la politica delle adozioni, principi che tornerò a ribadire in una prossima riunione che intendo convocare con i rappresentanti di tutti i soggetti interessati  chiedendo la collaborazione di ognuno,  per ristabilire la giusta e doverosa serenità, presupposto per operare e conseguire i risultati auspicati ».

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21/12/2021