Il sindaco Filippo Mario Stirati interviene con una riflessione di ampio respiro sul progetto di recupero dell’ex Ospedale e sulla riqualificazione urbanistica dell’intera piazza 40 Martiri:
« Abbiamo avuto da subito la visione chiara dell’intera operazione di recupero e valorizzazione dell’ex Ospedale di piazza 40 Martiri, con un progetto che rappresenta uno snodo cruciale del programma politico-amministrativo che stiamo realizzando. Abbiamo dovuto superare l’impasse che aveva portato alla perdita dei circa 6 milioni e mezzo di euro destinati al PUC 2 – Piano Urbano Complesso, anche per scelte strategiche di intendimenti non chiari circa la destinazione d’uso, con una formula pubblico – privato purtroppo fallita. Ma da lì siamo ripartiti, aprendo da subito un dialogo con la Regione Umbria per recuperare, in altro modo e via, i finanziamenti perduti. Una parte dell’immobile, per intenderci l’ala ‘ovest’ dall’ex laboratorio analisi fino all’ex Inam, sarà destinato alla ‘Casa della Salute’, una sorta di cittadella socio – sanitaria che riunirà tutti i servizi sociali e assistenziali non ospedalieri e in qualche modo proseguirà la vocazione d’uso. Il progetto esecutivo è già stato finanziato dalla Regione con 3 milioni e mezzo di euro e in tempi brevi dovrà partire il bando per l’assegnazione lavori. L’altra parte, verso la ‘porta degli Ortacci’, sarà destinata ad ospitare gran parte degli uffici comunali, un’operazione organizzativo – funzionale da ‘agenda urbana’, riunendo vari servizi accorpati e cablati, evitando la dispersione delle sedi e agevolando l’accesso per i cittadini. L’obiettivo è assicurare da parte del finanziamento regionale l’intera ristrutturazione dell’immobile, che in prospettiva, attraverso un accordo compensativo, potremmo acquisire al patrimonio dell’ente. La visione complessiva che abbiamo è inserire il recupero dell’ex Ospedale nell’intera valorizzazione urbanistica di piazza 40 Martiri, punto di osservazione privilegiato per godere appieno della città e valore simbolico come memoria e snodo, centro naturale di commerci, come è facile documentare per il passato. Era il cuore pulsante di scambi e incontri e potrebbe tutt’ora diventare raccordo di congiunzione tra la città e la zone di espansione. Per questo abbiamo in progetto una valorizzazione anche culturale, riportando questo luogo al centro del dibattito architettonico sui Centri Storici e indicendo un concorso pubblico internazionale per acquisire progetti dai massimi esperti progettisti nel settore ».
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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