Il sindaco Filippo Mario Stirati interviene con una nota in merito alla vicenda sportiva che ha visto coinvolta l’ASD Ponte d’Assi. « Ritengo doveroso esprimere la mia totale solidarietà e vicinanza per il mancato anticipo della gara valida per i ‘play out’ di Prima Categoria, girone A, che vedeva fronteggiarsi la società eugubina contro il Moiano. In questi giorni, la città di Gubbio sta vivendo con passione e devozione i festeggiamenti legati al patrono Sant’Ubaldo, in cui sono incluse in primo piano le tre festività della Corsa dei Ceri. Proprio per il suddetto motivo, in coda alla Festa dei Ceri del 15 maggio, domani, domenica 21 maggio, si svolgerà la secolare corsa dei Ceri mezzani, che vedrà impegnati come parte attiva, tutti gli adolescenti eugubini tra cui i tesserati del Ponte d’Assi. La regola federale per cui si impone alle società calcistiche di Prima Categoria di entrare in campo dal primo minuto con l’obbligo di schierare tre giocatori ‘fuoriquota’, pena la sconfitta a tavolino, rende insormontabile l’ostacolo di poter scendere regolarmente in campo e giocarsi la salvezza nell’arco dei 90 minuti. Il mancato accordo tra le due squadre e la Lega fa si che la gara in questione non possa essere spostata né in data né in orario, consegnando in maniera grottesca e poco sportiva l’importante traguardo della salvezza e della permanenza in categoria alla squadra avversaria, cancellando un anno di sacrifici, passione, allenamenti e, non da ultimo, spese per la gestione sportiva (costo di iscrizione la campionato, costo delle trasferte, costi delle utenze degli impianti) che l’ASD Ponte d’Assi ha onorato con puntualità e professionalità. Arrivati quasi a fine campionato la stessa Federazione umbra avrebbe potuto pensare ad una formula che non penalizzasse la società eugubina nel caso in cui, come poi si è verificato, si fosse arrivati a giocare oltre la data del 7 maggio, inserendo nel calendario l’eventuale sfida tra Ponte d’Assi e Moiano in data 20 maggio, salvaguardando al Moiano la possibilità, qualora non avesse potuto scendere in campo per problemi riguardanti i suoi tesserati, di far slittare l’incontro di una settimana, nel pieno rispetto dei valori, della storia e dell’importanza della Festa dei Ceri in tutte le sue sfumature, gli stessi Ceri simbolo della Regione Umbria, e non una semplice rievocazione storica che può essere messa in secondo piano rispetto ad una partita di calcio.
In questi giorni l’amministrazione comunale è intervenuta nella questione cercando una mediazione tra le società e la Federazione affinché tutte le esigenze delle parti venissero soddisfatte. L’appello alla Federazione umbra è quello di poter concedere alla società eugubina il diritto di giocarsi la permanenza in categoria sul campo e non a ‘tavolino’. L’auspicio per gli anni a venire è quello che la stessa Federazione si impegni a tutelare e rispettare la Festa dei Ceri che da secoli è lustro e vanto della nostra Regione ».
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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