TORNA A GUBBIO IL PITTORE TOSCANO FRANCO CAPPELLI CON LE SUE OPERE ESPOSTE NELLA CHIESA DEI LAICI

28/09/2017

Torna a Gubbio dopo un anno, Franco Cappelli che nel dicembre 2016 fu ospite presso il Palazzo dei Canonici, sede del Museo Diocesano, con la mostra “Navigazione Celeste”. Un nuovo progetto ed un nuovo titolo “Forma e Colore”, che sarà ufficialmente inaugurata domenica 1 ottobre, alle ore 11,30 presso la Chiesa di Santa Maria dei Laici detta dei Bianchi. La mostra si inserisce in un periodo pieno di iniziative grazie al Festival del Medioevo, e rappresenta invece per l’artista la sintesi di una nuova ricerca creativa e personale. L’esposizione artistica promossa dal Polo Museale Diocesano con il patrocinio del Comune di Gubbio e dell’Associazione MEU-Musei Ecclesiastici Umbri, è stata fortemente voluta dall’Associazione Culturale La Medusa, ente gestore tra gli altri, del Polo Museale Diocesano di cui fa parte la Chiesa dei Bianchi. L’esposizione del pittore astratto ed informale Franco Cappelli conferma la continuità tra l’Associazione La Medusa e gli artisti che attraverso questo ente possono esporre le loro opere in luoghi simbolici e di grande rilevanza architettonica, storica ed artistica della città. Un’ amicizia dunque quella tra Cappelli e Gubbio che si rinsalda con questo nuovo progetto. Franco Cappelli ha iniziato a dedicarsi alla pittura alla fine degli anni ’60 nel clima culturale della scuola pistoiese di orientamento figurativo e, particolarmente, è attratto dalle esperienze di derivazione espressionista; corrente rappresentata con eccellenza dall’artista Alfiero Cappellini. La ricerca di un linguaggio essenziale e sintetico, che gli consentisse di rifuggire il rischioso accademismo, lo porta sempre più a prendere le distanze dalla realtà, fino a trasporla nell’ambito dell’astrazione. Così, il periodo che va dagli anni sessanta agli ottanta, costituisce un fervido momento creativo il cui riscontro è ben tangibile in opere basate sia sull’equilibrio compositivo quanto sulle sue scomposizioni. Al contempo s’interessa all’uso di nuovi materiali e ciò lo porta a rigenerare le proprie tipologie formali con ricchezza di varianti. Dagli anni ’80 abbandona gradatamente la figura e l’immagine della realtà per dedicarsi esclusivamente all’astrazione schematica e rigorosa, che lo induce, agli inizi degli anni duemila a fare riferimento esclusivo alle morfologie di derivazione geometrica che a tutt’oggi caratterizzano le sue opere. Più che dipinti dunque, oggetti/scultura, strettamente legati alla cultura del progetto che il razionalismo storico ha lasciato in eredità. Insegnamento interpretato dall’artista secondo il principio che la geometria è parte della nostra vita: dalla crescita delle città, al mondo degli oggetti, fino alle forme della stessa natura. Da qualche tempo il suo tema di riferimento è per l’appunto, legato alla rappresentazione geometrico/simbolica della città:composizione, tracciati, vettori, colore, e soprattutto la luce, divengono gli elementi peculiari della grammatica visiva che qualifica la sua opera. La mostra “Forma e colore”, sarà aperta al pubblico dal 1 al 29 ottobre 2017. Per informazioni contattare la segreteria organizzativa del Museo Diocesano di Gubbio al numero 0759220904 – info@museogubbio.it, per maggiori informazioni sull’artista vi segnaliamo il seguente link http://www.equilibriarte.org/profile/cappelli

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21/12/2021