La vice sindaco Rita Cecchetti ha partecipanto questa mattina giovedì 7 marzo, in rappresentanza del Comune di Gubbio, alla manifestazione di protesta e di sensibilizzazione istituzionale, promossa dal COORDINAMENTO IMPRESE CREDITRICI DELLA ASTALDI danneggiate dalla crisi e dai lavoratori impegnati per la realizzazione della Quadrilatero SS76. La mobilitazione nasce dai mancati pagamenti degli interventi effettuati per circa 60 milioni di euro, per lavori eseguiti ma non pagati sulla Perugia-Ancona. Il Comitato di Coordinamento delle 30 imprese creditrici umbro-marchigiane ha invitato a partecipare all’evento le Regioni Umbria e Marche, i Parlamentari e le Istituzioni Locali dell’Umbria e delle Marche (Province, Sindaci delle aree interessate, Associazioni di categoria e Organizzazioni sindacali dei lavoratori). La manifestazione ha preso avvio con un corteo di TIR e mezzi di lavoro ed è poi proseguita nella Sala Consiliare dell’Unione Montana dell’Esino-Frasassi a Fabriano con una pubblica assemblea. « Siamo fortemente determinati a sostenere tutte le azioni – commentano il sindaco Filippo Mario Stirati e la vice sindaco Cecchetti – che consentano in tempi brevi di riprendere i lavori sulla SS76 e trovare una soluzione per i mancati pagamenti. Il completamento dell’infrastruttura viaria Perugia – Ancona è di importanza strategica per far uscire definitivamente dall’isolamento l’eugubino – gualdese e per lo sviluppo dei collegamenti in una vasta area dell’Italia centrale. Esprimiamo il massimo impegno e la piena solidarietà ai soggetti coinvolti, alle imprese, ai lavoratori e alle loro famiglie, affinché si giunga in tempi rapidi alla risoluzione di una situazione che sta mettendo a rischio il futuro di decine di aziende e di piccoli imprenditori, imprese edili, autotrasportatori, terzisti e sub fornitori del nostro territorio. Governo, Anas, Quadrilatero e Istituzioni hanno il dovere morale, ancora prima che giuridico, di trovare una soluzione per i mancati pagamenti e di salvaguardare chi con onestà e sacrificio ha svolto il proprio lavoro e non è stato pagato, evitando il rischio di fallimento delle aziende ».
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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